Ed anche nell'ultima seduta il consiglio comunale si è esibito in un nulla di fatto, nonostante gli importanti argomenti che erano all'ordine del giorno.
Niente piano regolatore, niente riforma dello statuto comunale, niente riorganizzare degli uffici comunali. Il Consiglio non ha fatto nulla.
Un nulla che è ancora più stridente se consideriamo che invece, per accontentare la richiesta di Giulia Adamo, il Presidente del Consiglio Comunale, Oreste Alagna (al quale vanno attribuite pesanti responsabilità sulla cattiva gestione di questi cinque anni) ha convocato in fretta e furia un imbarazzante consiglio comunale straordinario e aperto sul porto che non c'è.
Mercoledì, invece, la seduta si è aperta alle 18, per chiudersi alle 20 e 45 con un nulla di fatto. In aula solo 15 presenti. E' il consigliere comunale Agostino Licari, che, prendendo atto dello stato delle cose, ripete più volte: "Minchia, siamo cosa di piriti".
Sottobanco si stava preparando un ordine del giorno per i precari. Un'ennesima presa in giro per loro. L'unico dato politico sono state le dimissioni di Patrik Basile: "Mi sono dimesso - dichiara - per evitare che sottobanco si preparassero ultime lotizzazioni o altre strane manovre anzichè discutere dei problemi reali della città, come la perimetrazione della parte di territorio marsalese ricadente nel Parco delle Egadi".
"I cittadini non sentiranno la mancanza di questo consiglio comunale" è invece il commento del consigliere Manlio Mauro.