Palazzolo, definito dagli inquirenti una delle menti finanziarie di Cosa nostra, è stato bloccato grazie a un'operazione dell'Interpol mentre si preparava a lasciare il Paese ed è tuttora in stato di fermo allo scalo thailandese. Palazzolo risiede a Johannesburg e ha assunto la nuova identità di Robert Von Palace Kolbatschenko.
Rintracciato grazie a Facebook. Palazzolo è stato rintracciato dopo intercettazioni telematiche che hanno riguardato i profili Facebook e di altri social network riferibili a lui e e ai suoi familiari. Gli investigatori del reparto operativo dei carabinieri di Palermo, del raggruppamento operativo speciale di Roma e della squadra mobile di Palermo, in sinergia con il servizio per la cooperazione internazionale di polizia di Roma, hanno anche acquisito notizie da fonti confidenziali, che «hanno fatto scoprire il viaggio di Palazzolo in Thailandia, paese che, a seguito di attivazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ne ha consentito il fermo».
Vito Roberto Palazzolo, classe 1947, originario di Terrasini (Palermo), è ritenuto dagli inquirenti un finanziere riciclatore di denaro sporco di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Nel 2009 è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione per associazione mafiosa. Il boss per lungo tempo è stato latitante in Sudafrica, le cui autorità - in passato - avevano negato l'estradizione. Il boss è stato coinvolto nella storica indagine «Pizza Connection», che accertò il ruolo centrale della mafia siciliana nella raffinazione e nel traffico di eroina, i cui proventi vennero in larga parte riciclati da Palazzolo stesso.
Il legale. «Il mio assistito è stato fermato ieri alle 17,30 ora italiana nell'aeroporto di Bangkok al controllo di polizia. Non è arrestato ma si trova in stato di fermo amministrativo per controlli. Noi ci opponiamo all'espulsione e al conseguente arresto da parte dell'Interpol perchè è cittadino sudafricano», ha dichiarato l'avvocato Baldassare Lauria, difensore di Palazzolo.