Ha cominciato a circolare sottovoce, come certe ciance di paese in accalorati crocicchi. Finché qualcuno non lo ha portato alla scoperto, vuoi per auspicarlo, vuoi per giurare di non volerne sentire parlare.
Ecco, vogliamo dirlo con chiarezza: anche solo sentire parlare di quest’ipotesi non ci piace. E ci auguriamo che i partiti che appoggiano Adamo ed Ombra non dicano fandonie in questi giorni; non siamo interessati a questi inciuci. Perché di questo stiamo parlando. Di una furberia da leguleio, di un trucchetto da azzeccagarbugli.
La scelta avrebbe un senso se dietro l’accordo dei partiti esistesse un’intesa politica, autentica.
Se il tutto si riducesse invece a una grande ammucchiata tra soggetti politici che tra loro si evitano come la scabbia, il patto assumerebbe i contorni della farsa, uno di quegli spettacoli incomprensibili per i cittadini, uno di quei bizantinismi che allontanano la gente dai partiti, accrescendo la già siderale distanza tra la vita vera, quella delle persone in carne e ossa, e i giochini del Palazzo.
Risparmiatecela quest’ennesima assurdità.
Lo scrivente nel corso della propria campagna elettorale ha ribadito, verbalmente e per iscritto, che non avrebbe in ogni caso fatto apparentamenti con nessuno; tale scelta è stata ribadita in occasione della conferenza stampa tenutasi il 9 maggio 2012.
Più volte è stata criticata la scelta dell’uomo Ombra d’apparentarsi pure con il diavolo pur di vincere; più volte è stato detto che la scelta palermitana del Partito Democratico (senza la benché minima consultazione con la base elettorale marsalese) di “sponsorizzare” la casiniana/berlusconiana Adamo era errata in quanto non rappresentativa degli ideali del centro sinistra.
Abbiamo deciso di non vendere la dignità personale e politica in cambio di qualche poltrona; ciò nonostante i “furbi” continuano a dire sotto voce che non è così; siamo costretti conseguentemente a ribadire il concetto: “la dignità non ha prezzo”, non ci sentiamo rappresentati dai due candidati che hanno avuto la capacità d’arrivare al ballottaggio; non ci sono pertanto persone che ci rappresentano nelle rispettive giunte designate; noi cantiamo “bella ciao” da gennaio a dicembre, noi non abbiamo padri spirituali cui fare riferimento per l’adozione di scelte sicuramente opinabili e poco eleganti, non c’interessano i facili sorpassi.
Una cosa è certa i personalismi danneggiano la politica con la P maiuscola; occorre ripartire di buona lena con soggetti credibili, occorre rinsaldare il centro sinistra sin da subito e non a partire dalla prossima campagna elettorale come usualmente si è abituati a fare, non “emigreremo” a Palermo o a Roma, condurremo una sana opposizione costruttiva facendo anche ricorso allo Statuto del Comune di Marsala.
Non intendiamo deludere i 5.160 elettori che hanno scelto un candidato “alternativo” in quanto vogliosi di “cambiare musica” a Marsala.
Ringrazio ancora una volta il mio partito, Italia dei Valori (del quale sono responsabile in Sicilia del dipartimento “politiche territoriali per l’educazione alla legalità”) nonché Sel, Verdi e la Federazione della Sinistra per avermi concesso la possibilità di rappresentarli in questa competizione elettorale; ringrazio i 60 candidati al consiglio comunale ed i 6 assessori designati che hanno deciso di metterci la faccia, ringrazio ancora una volta i 5.160 elettori per la fiducia accordata.
Una cosa è certa non ci fermeremo !Marsala, lì 16 maggio 2012
Peppe Gandolfo
in rappresentanza dello staff organizzativo sottoscrivano la presente i signori: Ignazio Montalto, Ornella Zarzana, Leonardo Valenza, Enzo Campisi, Mario Signorino, Nicola Sciacca, Peppe Caruso, Rosalba Angileri, Virginia Vaiarello, Luana Saturnino, Paolo Cudia, Claudia Inganni, Alberto Nizza, Linda Licari, Massimo Perrone, Matteo Falco, Marcello Maggio, Francesco Abrignani, Bina Giordano, Gessica Frazzitta, Aldo Rodriquez ed altri