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04/06/2012 05:23:28

Ferrovia. Cristaldi segua a Mazara l'esempio di Adrano e Circumetnea.

 il sindaco Cristaldi torna all'attacco della linea ferrata rilanciando il suo progetto, uno dei punti chiave della sua campagna elettorale, che prevede la riconversione in strada per treni gommati del tratto ferroviario Campobello-Mazara. Del resto come non essere d'accordo sul fatto che «Dobbiamo assolutamente eliminare i passaggi a livello, che tagliano in due la nostra città e che possono essere causa di gravi incidenti». Tuttavia la soluzione posta dal sindaco di Mazara, di trasferire il traffico su rotaia agli autobus (trad. politichese "treno su gomma") appare quantomeno anacronistica e per niente lungimirante nell'ottica del decongestionamento delle città dal traffico veicolare e dall'inquinamento da questo causato; per altro l'idea è già stata bocciata a suo tempo dal Ministro per le infrastrutture Matteoli. Altra idea inserita nel piano strategico di Mazara, e per fortuna mai attuata, vede la linea e la stazione spostate diversi chilometri a nord del centro cittadino, soluzione anche questa da ritenersi bocciata dall'esperienza di altre città, come Acireale, che hanno visto drasticamente ridurre il numero di passeggeri. Detto in altre parole, se devo prendere l'auto per raggiungere la stazione tanto vale prenderla per arrivare direttamente a destinazione.

Ma facciamo una brave analisi della tratta Trapani-Castelvetrano. Sulla linea insistono quattro città, di cui tre superiori ai 50.000 abitanti: Trapani 71.000 (100.000 considerando la grande città), Marsala 82.000, Mazara del Vallo 51.000 e poi Castelvetrano 31.000, in più i comuni di Paceco, Petrosino e Campobello di Mazara che insieme raggiungono i 30.000 abitanti, per un totale di ca. 290.000 abitanti, i due terzi della provincia. Sempre la stessa linea passa a pochi metri un aeroporto che fa più di 1.500.000 passeggeri all'anno, dagli importanti porti commerciali di Trapani e Mazara del Vallo, dal porto turistico di Marsala, dalla riserva naturalistica delle saline di Trapani e Marsala.
Nonostante la pessima qualità del servizio, l'assenza di un piano che coordini gli orari dei convogli ferroviari col trasporto su gomma (che spesso viaggia in parallelo!) e la mancanza di prospettive di miglioramento future, in controtendenza con molte altre zone siciliane, la linea risulta avere addirittura problemi di sovraffollamento.

Considerate le potenzialità, commerciali e turistiche, la proposta di Cristaldi risulta essere quindi non solo anacronistica e poco lungimirante, ma totalmente scriteriata! A maggior ragione quando anche il presidente di RFI Dario Lo Bosco e il presidente di Trenitalia Marco Zanichelli avevano invece avallato un progetto «alternativo» prevedendo l'interramento di un tratto ferroviario cittadino con la realizzazione di 4 sottopassi e cavalcavia. Ipotesi subito etichettata dal primo cittadino Mazarese come irrealizzabile nonostante, senza andare troppo lontano, lo stesso sta avvenendo non solo a Capaci e Palermo nell'ambito del raddoppio del passante ferroviario, ma addirittura ad Adrano (CT). Quest'ultima città era tagliata in due dalla circumetnea, ferrovia a scartamento ridotto che come la Castelvetrano-Porto Empedocle precedentemente era data per spacciata, ma grazie a un piano di sviluppo lungimirante e a una recente buona gestione sta riuscendo "sorprendentemente" ad aumentare i volumi di traffico.

L'augurio è quindi che Cristaldi faccia piuttosto sistema con i sindaci delle città vicine e con i vertici della provincia, per pretendere e ottenere l'attenzione che altri comprensori invece "inspiegabilmente" riescono ad ottenere, cosicché l'interramento del tratto urbano di Mazara vada di pari passo alla risoluzione dei nodi di Marsala, Trapani e Castelvetrano, alla tanto discussa bretella dell'aeroporto di Birgi, a un piano coordinato turistico per le Egadi, col parco delle saline e all'imbarcadero per Mozia.

Giosafat Barbaccia