Secondo la Cgil la lavoratrice sarebbe stata trasferita perché "non gradita" alla caserma castelvetranese.«Cosa mai avrebbe fatto, o non avrebbe fatto - dice il sindacalista Gancitano - o di quali colpe di natura morale o penale si sarebbe macchiata tali da giustificarne il mancato gradimento da parte del Comando dei carabinieri di Castelvetrano? Lo abbiamo più volte chiesto alla Dussmann service ricordando che il contratto della lavoratrice e le norme di legge non prevedono, a giustificazione di un trasferimento, il richiamo a un generico e ambiguo concetto di mancato gradimento dell’ente appaltante. Non abbiamo però ricevuto alcuna motivazione a quanto accaduto».
Per Gancitano, che ha chiesto alla Dussmann service di revocare il trasferimento, è inoltre «assurdo che una lavoratrice che percepisce un compenso dicirca 250 euro al mese venga portata in una sede distante come è quella di Sciacca» e ha già annunciato che sarà avviata una procedura legale a tutela della donna.