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30/06/2012 04:11:31

Regionali 2012. Castiglione insiste per le primarie nel Pdl. Fava presenta "Libera Sicilia"

Il gruppo dei “ribelli” capitanato da Leontini e Maira minaccia la rottura se non si andrà ai gazebo. E Stancanelli si tira indietro: «Io candidato? No, grazie». La marcia del centrodestra verso le Regionali si arricchisce di scontri e polemiche. All’indomani dell’incontro fra Alfano e la “triade” dei coordinatori isolani, che sembrava aver riportato la pace, i big del Pdl sono ancora più in fermento.
La decisione finale sulle primarie è stata delegata al segretario nazionale.
E l’idea che ciò possa tradursi in uno stop alle consultazioni, così come ventilato da Dore Misuraca, irrita per primo Castiglione: «Le primarie nascono da un percorso che, tutti insieme, abbiamo indicato sin dal luglio scorso: campagna di adesioni e congresso. Lo svolgimento delle primarie è stato poi deliberato poco più di venti giorni fa. Non possiamo cambiare
posizione, per lo stesso Alfano sarebbe un cambiamento di rotta. Io, in ogni caso, consegno il regolamento e riconvoco il coordinamento regionale: è quello l’organismo che deve deliberare su un orientamento mutato». E Castiglione conferma di voler partecipare alle primarie.
Ancora più dura l’area capeggiata dai capigruppo all’Ars di Pdl e Pid, Innocenzo Leontini e Raimondo Maira: «Apprendiamo che il vertice del Pdl allontana le primarie. Lo notifica
Dore Misuraca. Non sarebbe preferibile che lo stesso Misuraca si raccordi con gli altri due coordinatori, Castiglione e Nania, strenui difensori delle primarie? La consultazione popolare
è ancora una volta esclusa?»: quesiti contenuti in un documento firmato, oltre che da Leontini e Maira, da Antonio Beninati, Edoardo Leanza, Fabio Mancuso, Marianna Caronia, Salvatore Cascio e Toto Cordaro. «Sono chiare tre cose: senza primarie — aggiungono — è difficile costituire una coalizione fondata su regole e pari diritti. Le stesse primarie, a luglio, sarebbero impraticabili; a settembre, invece, sarebbero efficaci perché comprensive dei temi della campagna elettorale e soprattutto svolte da una definitiva coalizione che solo dopo il 28 luglio sarà
più facile definire. Escludere le primarie significherebbe rompere con noi». Quest’ultima frase indica esplicitamente la possibilità di una “scissione”, con la possibile candidatura
autonoma di Leontini.
E suscita polemiche, nel frattempo, la rosa dei nomi indicata da Castiglione per le primarie: fra questi c’è il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, che però declina l’invito.
«Apprendo con piacere di essere stato inserito, a mia insaputa, tra i candidati: ma io voglio continuare a fare il sindaco di Catania». 

FAVA. «Mentre Crocetta ammicca, non chiarendo ad esempio il rapporto con Lombardo, io sono chiaro. E da Orlando mi attendo sostegno». Così Claudio Fava, coordinatore della segreteria di Sel e candidato alla presidenza della Regione.
Fava ha presentato il suo progetto, chiamato “Libera Sicilia”, nel corso di un incontro pubblico che si è tenuto alla Tonnara Bordonara di Palermo. «È finita la Seconda Repubblica — ha
detto Fava — ma io non sono contro i partiti. Non posso però soggiacere alle logiche delle segreterie. Occorre che tutti ci mettano la faccia: io ho deciso di farlo».