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07/09/2012 04:54:41

Pub, discoteche e ristoranti dietro finte associazioni culturali a Marsala. La Guardia di Finanza vuole vederci chiaro

 Le violazioni riscontrate sono state tantissime. Quasi nessuno è in regola. Contestate le multe, però, entra adesso in campo la Guardia di Finanza. Perchè si è riscontrata, nel nostro territorio, una singolarità. Ed ovvero che molte attività legate a pub, discoteche, e - secondo alcune fonti - anche palestre e ristoranti, sono in realtà simulate come "associazioni culturali", per evadere le imposte. Un meccanismo che, se ben attuato, potrebbe portare anche un pub mediamente frequentato a non pagare imposte per decine di migliaia di euro l'anno. 

Insomma ci sono a Marsala "apparenti" associazioni culturali senza scopo di lucro, circoli privati che non pagano  un euro di tasse; in realtà però sono locali notturni a tutti  gli effetti, aperti a tutti e molto frequentato. Ecco su cosa si potrebbe concetrare l’attività ispettiva della Guardia di Finanza, dopo che polizia e carabinieri  hanno già controllato le  irregolarità sulle normative amministrative e del lavoro. E' anzi da questi controllo che nascono gli approfondti controlli fiscali sulla gestione con riscontri ed accertamenti investigativi che si stanno sviluppando.

A Marsala ci sono "associati", che in realta sono clienti. Addirittura a volte pagano un prezzo per entrare in questi locali, magari assistere ad un concerto. Con questo escamotage  si consente ai gestori del locale di aggirare la normativa tributaria e di non pagare le tasse dovute sui consistenti ricavi. Il danno non è solo all'erario, ma anche a chi tenta di fare invece le cose con regola....

In realtà l'attività di controllo che si sta facendo a Marsala rientra in un vasto piano nazionale della Guardia di Finanza. E' dichiarato, infatti, nella consueta relazione programmatica della Guardia di Finanza presentata come ogni anno alle Camere, che uno dei punti di attività sul territorio sarà il controllo delle finte associazioni: "A fianco dell’ordinaria e quotidiana azione ispettiva, abbiamo programmato di eseguire, durante l’anno, questo tipo di interventi in tutte le province italiane. Lo scopo della nostra azione, dunque, è quello di tutelare non solo la pretesa erariale, ma anche l’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale.
Ci riferiamo anche, ad esempio, alle attività imprenditoriali mascherate da  enti non commerciali (associazioni culturali, circoli, organizzazioni nonprofit), oppure ai mercati dove convergono anche soggetti totalmente  sconosciuti al Fisco e, talvolta, si annidano forme anche gravi di  criminalità, come l’usura, la contraffazione e la ricettazione".