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13/09/2012 04:28:22

Pirati della strada. La storia di Maurizio Ambrogio, ciclista di Marsala vivo per miracolo

Quest'estate un ciclista marsalese, Maurizio Ambrogio, 54 anni.  è stato vittima di un incidente, il 12 Agosto, mentre con un gruppo di un'altra quindicina di colleghi e amici, scendeva da Erice. Un allenamento di routine. Il gruppo stava scendendo dalla montagna, e poco prima della Sala Panorama è stata vittima di un pirata che gli ha tagliato la strada. 

Tutto è avvenuto nella strada provinciale "Torrebianca". 

"Mio padre era nella sua corsia - racconta la figlia Dalila - ma una macchina si è immessa sulla strada proveniente da un passo privato, tagliando la strada a lui e ad un macchina che, sopraggiungendo dall'altra corsia l'ha investito". A seguito dell'incidente veniva portato all'ospedale  S. Antonio di Trapani e successivamente con elisoccorso al  civico di Palermo in prognosi riservata . Riportava la frattura della spalla sinistra , della scapola sinistra ,del bacino ,  la frattura scomposta di 7 costole , la perforazione del polmone sinistra ,  l'esplosione della seconda vertebra lombare.

 Al momento è a casa, è fuori pericolo, ma fino a pochi giorni fa le speranze di vita erano poche. "Mio padre - aggiunge Dalila - ha avuto sempre cadute, infortuni piccoli, ha avuto anche dei punti in un'occasione, ma mai aveva avuto un incidente così grave". Ambrogio è stato salvato dal casco. 

"E' stato mio padre - una volta ripreso - a dirci che la macchina, una Kia Picanto azzurra, non si è fermata. L'automobilista è scappato, nonostante si sia accorto dell'incidente, perchè ha tagliato la strada ad una macchina che poi ha investito mio padre".  Maurizio Ambrogio ha pertanto presentato querela contro ignoti.

"Noi vogliamo fare un appello al responsabile - dice il fratello Carlo - perchè si faccia vivo, e più in generale vogliamo chiedere agli automobilisti di stare più attenti nei confronti dei ciclisti marsalesi. La nostra città ha una bella tradizione ciclistica, ma in molti abbiamo oggi paura, perchè si rischia di morire, perchè le persone non sono attente e le strade in condizioni malmesse non favoriscono la sicurezza". 

Per Maurizio Ambrogio, tra un anno, forse, tutto ciò sarà un brutto ricordo ("grazie al dottore Scaglione di Palermo ed alla sua equipe di neurochirugia" dice la figlia Dalila), ma ha rischiato non solo di morire sul colpo, ma anche di perdere l'uso delle gambe.