Nel Comune, sciolto per mafia, i tre commissari stanno cercando di portare ordine e legalità. Prova ne è la decisione di costituire l'amministrazione comunale parte civile nel processo, che si apre la settimana prossima, che vede imputato l'ex Sindaco Ciro Caravà - in carcere per mafia dallo scorso 16 Dicembre al San Giuliano di Trapani - per concussione. Nel processo sono imputati anche due ex consiglieri comunali . La decisione è della commissione straordinaria, presieduta dal viceprefetto Esther Mammano e di cui fanno parte Natalia Ruggeri e Salvatore Mallemi che, con i poteri della Giunta comunale, martedì scorso ha deliberato di nominare un avvocato esterno all’ente locale, Francesco Crescimanno, per la difesa del Comune nell’udienza che si svolgerà, a seguito di rinvio a giudizio, al Tribunale di Marsala il prossimo 25 settembre. Con Caravà sono imputati Antonino Di Natale e Salvatore Giuseppe Napol, che furono arrestati nel maggio 2010 dalla Finanza, con l’accusa di aver preteso somme di denaro dall’imprenditore edile Vito Quinci, per votare favorevolmente in Consiglio comunale una delibera relativa alla concessione edilizia per la realizzazione di un albergo nella frazione balneare
di Tre Fontane.
Quinci accuserebbe Caravà di avergli chiesto, quando era consigliere comunale di Campobello di Mazara, nel 2005, una o più mazzette per un valore di circa 30.000 euro per votare e far votare favorevolmente una delibera inerente la concessione edilizia per Il Faro Srl.
Più recentemente, la Procura della Corte dei Conti ha chiesto infatti a Caravà, e agli ex assessori della sua Giunta dal 2006 al 2008 (tutti facenti riferimento al centrosinistra), la restituzione di una cifra pari a 336.000 euro per alcune consulenze date illegittimamente.