E’ alla fine degli anni Ottanta che il Comune - guidato allora da Vito Li Causi - affida alla Saiseb, per 8 miliardi e mezzo delle vecchie lire, la realizzazione della rete fognaria di Selinunte. I lavori si protraggono rispetto alla data della prevista conclusione e la ditta chiede altri 2 miliardi di lire. Il Comune onora il pagamento ma la Saiseb, nel 1997, chiede altri 3 miliardi e mezzo di lire. L’ente locale impugna la richiesta e l’azienda chiede, nel 2004, l’arbitrato. Il lodo è a favore della Saiseb ciò induce il Comune a proporre ricorso in Corte di Appello prima e in Cassazione dopo.
La Saiseb aveva pignorato i 3.200.000 euro alla tesoreria comunale già a gennaio.
Un salasso per l’ente locale alle prese con l’approvazione del bilancio di previsione votato dalla giunta ma che deve essere discusso dal Consiglio e che dovrà prendere in esame questa nuova grana. Il tutto mette gravi ipoteche sul raggiungimento del patto di stabilità e più complessivamente sul futuro economico del Comune.
Ieri il sindaco Errante ha svolto una lunga riunione con i dipendenti degli uffici del Settore economico per valutare le possibili strade da intraprendere per evitare che si giunga al dissesto finanziario.
Il giudice ha accordato la rateizzazione della somma: 400.000 euro entro il prossimo 15 ottobre e il resto in altre 14 rate mensili da 200.000 euro al mese.
E gli amministratori che hanno combinato questo danno? Probabilmente la Corte dei Conti aprirà un'inchiesta. Sugli amministratori di quegli anni la magistratura contabile - sezione Sicilia - si è già espressa in una vicenda simile, condannando sei ex assessori di Castelvetrano in carica nel 1987, tra cui proprio l’ex parlamentare Vito Li Causi, a risarcire al Comune quasi cinquemila euro di spese illegittime.
I giudici contabili li hanno riconosciuti colpevoli di aver causato un ritardo di quasi tre anni nel pagamento delle spese effettuate a un’impresa di costruzioni, la Soces Srl, per il completamento di una scuola materna. L’impresa avviò e vinse una causa al Comune per ottenere anche gli interessi che ora saranno risarciti dagli ex amministratori Ecco i nomi degli assessori coinvolti: Li Causi Vito, Pollina Tommaso, Messina Filippo, Clemente Francesco, Caradonna Benito e Di Bella Giuseppe.