Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/10/2012 04:50:15

Scandalo pedofilia a Marsala, chiude l'Istituto Rubino. Gli indagati: "Noi, vittime di una ritorsione"

Nonostante i fatti si riferiscano al periodo 2004 - 2009, tanto è stato il clamore suscitato dagli arresti che lo stesso commissario straordinario dell'Ipab, Rosario Asta, ha deciso, dopo aver ascoltato i genitori dei ragazzi, una ventina, che frequentano la struttura, di concordare con il Comune il loro trasferimento presso altre sedi in zona, in grado di garantire loro l'attività didattica, ludica e ricreativa del Rubino.  Dichiara Antonella Genna, assessore ai servizi sociali del Comune di Marsala:  «L’assistenza nei confronti dei bimbi non verrà meno. Saranno indirizzati presso altre strutture del territorio a seconda delle esigenze manifestate presso i nostri uffici dai genitori dei minori». I due arrestati, Signorello e Galfano, non sono si dichiarano innocenti, ma parlano apertamente di comportamenti estorsivi della ragazzina, N., (che aveva 14 anni nel 2004), che li ha denunciati:  «Le false accuse della ragazza fanno riferimento a fatti ritorsivi da parte dei familiari della minore. Tra l’altro – dichiara Stefano Pellegrino, legale dei due – questo genere di comportamenti sarebbero stati posti in essere anche nei confronti di altre persone di conoscenza di Vincenzo Galfano in relazione alle quali il mio assistito riferirà all’autorità giudiziaria. Intanto ho già proposto richiesta di riesame al Tribunale della Libertà di Palermo».

La chiusura dell'Istituto è comunque un fatto grave, che intacca una struttura che è una delle poche Ipab in Sicilia con il bilancio in attivo. E' per questo che il commissario Asta ha annunciato anche di procedere legalmente per tutelare in questo momento difficile il buon nome dell'istituto "che è il fiore all'occhiello per l'assitenza dei minori nel territorio". 

I fatti risalgono al periodo dal 2004. La ragazza vittima degli abusi, N., frequentava l'istituto Rubino da quando aveva sei anni. 

Sotto accusa per "violenza continuata e aggrava di gruppo in danno di una minorenne sono l'ex responsabile dell’unità assistenziale (Giuseppa Signorelli, di 50 anni) e a un bidello (Vincenzo Galfano, di 48) dell’Istituto. 

Fondato nel 1902 per fornire ricovero e aiuto agli orfani e all’infanzia abbandonata, l'Istituto Rubino anche su segnalazione del Tribunale per i minorenni,fornisce   assistenza scolastica (lezioni di recupero pomeridiane) a studenti in difficoltà provenienti da realtà ad alto rischio sociale. E proprio per il “dopo scuola” la struttura era frequentata dalla ragazzina, oggi maggiorenne, che tra il 2004 (quando ancora non aveva neppure 14 anni) e il 2009, sarebbe stata abusata sessualmente dall’ex direttrice e dal bidello.