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16/10/2012 09:18:49

Mazara, dopo il rilascio dell'"Artemide" è tornato a casa il "Twenty Four"

Il peschereccio, arrivato sabato mattina, aveva lasciato nei giorni scorsi il porto di Sfax dove era bloccato a seguito del sequestro, avvenuto il 14 settembre, da una motovedetta tunisina, mentre si trovava a pescare a sud-ovest di Lampedusa. Il rilascio è avvenuto a seguito del pagamento di un’ammenda, circa 60.000 euro, da parte della società armatrice «M.C.V. Pesca
». Sono stati giorni di sconforto per i nove membri dell’equipaggio anche per la brutta vicenda avvenuta ad un compagno, Sandro Novara, colpito da infarto
e operato d’urgenza nell’ospedale di Sfax, dove si trova ricoverato.
I militari tunisini hanno sequestrato il pescato del "Twenty Four", poco più di 200 cassette di pesce fresco visto che era stato effettuato un trasbordo a Lampedusa due giorni prima del fermo. 
Nel frattempo, dopo essere stato rilasciato domenica dalle autorità egiziane, il motopesca mazarese "Artemide" è ritornato a pescare nei dintorni dell’isola
di Cipro. Gli episodi di fermo dei pescherecci nelle zone economiche esclusive proclamate dai Paesi della sponda meridionale del Mar Mediterraneo sono ricorrenti e hanno suggerito di intraprendere un’attività di prevenzione. Ieri mattina il ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi,  ha dichiarato: «Ho dato istruzioni ai competenti uffici di questo ministero affinché sensibilizzino le associazioni di categoria sull’opportunità di talune attività ittiche nelle aree più a rischio. Continuiamo
a esprimere alle autorità dei Paesi in questione l’aspettativa che le eccellenti relazioni reciprocamente intrattenute si riflettano coerentemente nel loro approccio
in simili circostanze». Infine, sulla vicenda che vede i due pescherecci mazaresi "Giulia PG" e "Daniela L", sequestrati dal 7 ottobre nel porto di Bengasi, si attende una decisione del Tribunale il cui collegio giudicante dovrebbe riunirsi domani.