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16/10/2012 04:43:18

Regionali 2012. Marano o Crocetta? E' guerra nella Cgil in Sicilia. Si litiga sulla moralità dei candidati

 Da una parte il segretario della Cgil, Camusso, che sostiene la candidatura di Maggio - fino a qualche giorno fa segretaria regionale della stessa Cigl - e del candidato alla presidenza di Pd e Udc, Crocetta; dall’altra parte, la battagliera Marano, digirente nazionale della Fiom - sostenuta da Sel, Idv, Verdi e Fds.
Nessun imbarazzo, comunque da parte di Camusso: «Credo che non si possa parlare di spaccatura della Cgil. Siamo un’organizzazione sindacale la cui unità o divisione si misura sulle questioni sindacali.  I candidati nei diversi schieramenti ci sono sempre stati e continueranno a esserci. Il tema non è il singolo, ma quale proposta politica si costruisce e quale coerenza rispetto alle battaglie che ha fatto la Cgil. Con Maggio abbiamo condiviso una critica forte al governo Lombardo. Continuo a pensare che sia importante fare una battaglia perché il lavoro sia centrale nel prossimo governo».
Per il segretario della Cgil le elezioni regionali del 28 ottobre non sono un banco di prova per quelle nazionali: «Nella storia, quando si è voluto dare una valenza di test nazionale a elezioni locali, si sono fatti disastri. In Sicilia il voto è importante; il cambiamento qui è una risposta ai siciliani».

"Quello di Susanna Camusso, che ha partecipato a un incontro elettorale del candidato a governatore della Sicilia Rosario Crocetta, è un gesto molto inelegante" ha dichiarato Nichi Vendola. 

Da parte sua, Crocetta, nel corso della manifestazione che aveva come tema centrale il lavoro, non ha perso l’occasione per togliersi un sassolino dalle scarpe
nei confronti dell’Idv. 
Crocetta ha svelato che nelle liste del partito della provincia di Messina c'è un indagato per mafia: «Quelli dell’Idv sono i più moralisti di tutti e Orlando è l’unico “santo” che santifica tutto. Invece, a Messina hanno un candidato con problemi di mafia che devono allontanare. Sono uomini dell’Mpa e Orlando continua a santificare tutto ciò che tocca, mentre noi che abbiamo fatto con l’Udc un accordo pulito per le regionali, continuiamo a essere attaccati».  Il candidato indagato è Francesco Pettinato, sindaco di Fondachelli Fantina, in provincia di Messina. Ha dichiarato di ritirare la propria candidatura, «raccogliendo la formale diffida
degli organi nazionali e regionali dell’Idv, pur non avendo mai riportato alcun tipo di condanna penale e avendo prodotto prima della candidatura certificati penali del casellario giudiziario e dei carichi pendenti, dai quali non è stata rilevata nessuna pendenza giudiziaria nei miei confronti ». 
Quello della moralità dei candidati è stato un tema sollevato anche da Grillo: «Per trovare ottanta candidati incensurati in Sicilia mi sono fatto un c... così». Affermazioni definite un «insulto nei confronti di milioni di cittadini siciliani onesti», dal deputato nazionale del Pdl, Pagano. Laconico il commento di Gianni, deputato alla Camera e candidato all’Ars per il Pid-Cantiere popolare: «Questo, probabilmente, è un problema di Grillo e delle sue frequentazioni».
Miccichè, sostenuto da Grande Sud, Partito dei siciliani e Nuovo Polo-Fli, da Messina ha ribadito che il suo primo atto da presidente della Regione sarà la riforma dell’iter amministrativo delle autorizzazioni alle imprese, un sistema vecchio che blocca il sistema economico». Musumeci, sostenuto
da Pdl e Pid, incontrando gli operatori del mondo della sanità, ha preso l’impegno «per un progetto di sanità a misura di malato, restituendo ai medici e ai direttori generali il diritto a essere giudicati per meriti professionali e non per appartenenza politica».