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30/10/2012 04:38:35

"Pizzo al pomodoro", si alle intercettazioni. A Marsala nuovo processo per Grigoli: evasione fiscale

Nella prima udienza accusa e difesa si sono dati battaglia sulle questioni procedurali preliminari, ed in particolare sull'utilizzo delle intercettazioni, che sono state ammesse dal giudice. Quindi potranno essere utilizzare contro  Francesco Paolo Cammareri e gli altri otto imputati facenti parte del gruppo criminale,  Ignazio Cammareri, Alberto Cangemi, Claudio Di Pietra, Orazio Pisciotta, Ivan Randazzo, Michele Scardina, Giuseppe Beninati, e Salvatore Di Pietra. Tra le vittime figurano un ristoratore, il titolare di un’impresa artigiana, alcuni gestori di sale scommesse, un noleggiatore d’autovetture ed un distributore di apparecchiature elettroniche da intrattenimento. Secondo l’avvocato Agatino Scaringi, che assiste diversi imputati, il giudice per le indagini preliminari, che autorizzò l’attività di intercettazione, non avrebbe adeguatamente motivato il provvedimento nella parte relativa all’assoluta indispensabilità. Requisito necessario per la validità dell’atto. Il Tribunale, presieduto da Alessandra Camassa, accogliendo le osservazioni del pubblico ministero Anna Trinchillo, ha però rilevato che “l’aspetto dell’indispensabilità del mezzo di ricerca della prova, costituito dall’intercettazione, è non solo motivato nella richiesta della pubblica accusa, richiamato dal giudice, ma anche espressamente sviluppato in ogni singolo provvedimento autorizzativo”.Il Pm ha chiesto di disporre la trascrizione di alcune intercettazioni. La difesa ha obiettato che sarebbe opportuno e necessario procedere alla trascrizione di tutte le conversazioni. I giudici si sono riservati di decidere. Oggi il procedimento entrerà nel vivo perchè saranno chiamati a deporre sul pretorio i primi testi.

GRIGOLI. Nuovi guai per l'ex re dei supermercati, Giuseppe Grigoli, ritenuto il prestanome del boss Matteo Messina Denaro nel campo del tentativo - riuscito - della mafia di infiltrazione nella grande distribuzione. Dopo essere stato condannato per i fatti relativi all' "affaire Despar", Grigoli si trova adesso sotto processo a Marsala per evasione fiscale. Tutto parte proprio da alcune dichiarazioni rese dall'imputato proprio nel processo che lo ha visto condannato per mafia, in cui lo stesso ha ammesso di realizzare false fatture per acquisti inesistenti in modo tale da garantirsi la liquidità in nero necessaria a pagare gli emissari della mafia che lo estorcevano. Grigoli infatti si è sempre dichiarato non complice ma vittima di Messina Denaro e della mafia di Castelvetrano, ma non solo i giudici non gli hanno creduto, adesso le sue dichiarazioni autoaccusatorie sono alla base del nuovo processo. Grigoli ha già una condanna a 12 anni di carcere per mafia (il 31 gennaio 2011 in primo grado e lo scorso 4 luglio in appello). In compenso, adesso, sarà processato anche per il reato fiscale del quale si autoaccusato. Due giorni fa, in Tribunale, la prima udienza. Con lui, alla sbarra anche il palermitano Matteo Profeta, titolare di un’azienda che vende detersivi e altri prodotti per l’igiene della casa, che gli avrebbe fatto le false fatture. Pm è Carlo Marzella.
Fu nell’udienza del 23 luglio 2010 che Grigoli, davanti al Tribunale di Marsala, affermò: «Per pagare la mafia facevo anche false fatturazioni. Sulla carta, risultava l’acquisto di merce che in realtà non entrava nei miei magazzini. Nel 1996, sono stato ad un passo dal denunciare, ma poi non lo feci. Mi è mancato il coraggio».

CULICCHIA. Ultimi testi dell'accusa al processo a carico di Giuseppe Marrone, 45 anni, chiamato a rispondere dell'omicidio di Giuseppe Cucchiara, assassinato il 13 gennaio dello scorso anno a Mazara. Oggi sarà sentito l'imputato. Nell'udienza successiva saranno sentiti i primi testi della difesa.