Considerando la formidabile e gioiosa macchina da guerra schierata a suo favore,e considerato che almeno la metà delle 1440 preferenze prese dal candidato di Cristaldi in città sono voti personali,grazie alla sua famiglia,ai suoi amici e ai suoi simpatizzanti,la riprova è che fuori Mazara Pecorella per i suoi rapporti personali ne prende di più,allora i suoi sponsor o non lo hanno fatto votare o addirittura hanno canalizzato la loro attenzione su qualche altro candidato. E’ forse all’interno di questo gruppo che si è perpetrata la strategia della seconda scelta?
Dunque,a favore di Pecorella erano schierati tre assessori pesanti della giunta Cristaldi: Zizzo, Ingargiola, Quinci, lo stesso sindaco e l’intero suo entourage incluso i suoi fedeli consiglieri comunali della lista PDL e della lista Cristaldi sindaco;inoltre: Nicola Lisma e i consiglieri comunali del gruppo Liberi,il consigliere provinciale Silvano Bonanno,la segreteria comunale del PDL guidata da Giovanna Mauro,Gianpaolo Caruso e i suoi giovani, e naturalmente,sebbene con un suo limitato seguito, il fedelissimo assessore Ditta.
Un semplice calcolo aritmetico si fa presto a farlo:Tot numero di preferenze diviso tot teste e si ottiene la capacità politica espressa in voti. Dunque:fatto salvo che 720 voti li ha portati direttamente Pecorella,gli altri 720 diviso 10,tanti sono all’incirca i referendari politici pro Pecorella,dà un quoziente di 72 voti cadauno. Il soldato Pecorella era circondato da generali senza truppe,con in testa il sindaco.
Dall’altra parte della barricata,arriva la sorpresa in termini di preferenze del candidato Vito Billardello,uomo di Massimo Russo,inserito al fotofinish nella lista Crocetta. Sebbene supportato dall’ex magistrato in termini di immagine e da un gruppo di intimi amici ben lontani dalla politica, Billardello ottiene un numero di preferenze inaspettato,ben 2118,al di là di ogni ragionevole aspettativa. Nulla togliendo ai meriti del candidato, il risultato agli osservatori più attenti appare sproporzionato. Si pensa addirittura ad inciuci,ammiccamenti,giochini da prima repubblica.
Fatto sta che una settimana dopo, Billardello, Pecorella ed una insegnante tuttora politicamente sconosciuta,Francesca Ferro,vengono nominati assessori da Cristaldi.
Pacta servanda sunt?
Una donna in giunta è una novità rilevante considerando la misoginia che ha caratterizzato le giunta Cristaldi. Di solito si dice che dietro a un politico c’è una grande donna,nel nostro caso,possiamo ribaltare il detto con:” dietro a una donna c’è un politico”,e ciò vuol dire che si inizia con il piede sbagliato, altro che “La nostra Città assume il ruolo di laboratorio e di riscossa nella politica e nella società” come dichiara il primo cittadino.
Il risultato è che il “soldato Pecorella” è stato salvato comunque,o quanto meno il suo onore.Ci aspettiamo una medaglia al valore.
Luigi Tumbarello
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