Nella sua requisitoria, il pm ha sostenuto che le nomine erano illegittime. Scala è chiamato a rispondere, insieme con il segretario generale Cristoforo Ricupati, di abuso d’ufficio e falso nell'ambito del procedimento riguardante alcuni consulenti di cui l'amministrazione si è avvalsa per un breve periodo. Le pubbliche amministrazioni, ha spiegato il pubblico ministero, possono ricorrere ad esperti esterni solo per esigenze cui non sono in grado di far fronte con personale di servizio. Scala avrebbe proceduto alla nomina degli esperti prescindendo da qualunque accertamento. Gli enti pubblici, in cui la spesa per il personale supera il 50 per cento di quelle totali, ha inoltre detto il pubblico ministero, non possono effettuare assunzioni. La pubblica accusa formulerà oggi le proprie richieste.
Nel processo hanno testimoniato, tra gli altri, il senatore Nino Papania e Sebastiano Luppino, Direttore Generale del Comune. Scala ha sempre sostenuto che le consulenze sono state assegnate in virtù e all'interno della legge.
Luppino ha specificato che l'URP di Alcamo è un ufficio di accoglienza delle istanze dei cittadini mentre l'Ufficio Stampa vero e proprio era stato creato per le comunicazioni esterne.
Su Ciacio (uno dei consulenti nominati) ha risposto Papania facendo sapere che il suo nome, insieme ad altri, fu fatto in ambienti politici e che aveva partecipato ala campagna elettorale senza ruoli particolari.
Scala è coinvolto in un'altra vicenda che riguarda un'inchiesta che vede l'ex Sindaco iscritto nel registro degli indagati della Procura di Trapani con l'ipotesi di reato di truffa. Una vicenda emersa alla vigilia della candidatura di Scala nelle liste per le regionali (candidatura, poi, senza esito) è indagato nell’ambito di un’inchiesta più ampia legata all’attività della società consortile Gal (Gruppo di azione locale), della quale fanno parte, tra gli altri, i Comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo. Gli inquirenti sospettano che ci sia stata una distrazione di somme destinate all’agricoltura. Il Gal ha, per statuto, il compito di attuare il Piano di sviluppo locale, finanziato dalla Regione siciliana nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013. L’inchiesta della Procura sarebbe stata avviata a seguito della presentazione di un esposto. Scala controdenuncia e adombra una manovra ai suoi danni: «Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia ed ho dato mandato ai miei legali di presentare un esposto, allo stato contro ignoti, per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio».