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16/11/2012 05:39:19

La Uil: "L'ospedale di Mazara è al limite del collasso". L'Asp: "Tutto in regola"

Facendo seguito a notizie diffuse a mezzo stampa e relative al Presidio denominato Area Emergenza Urgenza della Citta di Mazara del Vallo, la Direzione Strategica dell’Asp di Trapani, comunica i seguenti aggiornamenti in merito.

1. I lavori all’ Area d’Emergenza Urgenza sono terminati;
2. In data odierna è stata presentata al Comando Provinciale dei VVFF la segnalazione di inizio attività;
3. In data odierna è stato richiesto al Comune di Mazara del Vallo il rilascio dell’agibilità dei locali;
4. In data odierna è stata convocata per lunedì pomeriggio (giorno 19 p.v.) una conferenza di servizio per quanto attiene tutti gli aspetti sanitari. A tale conferenza parteciperanno: il Coordinatore Sanitario del Distretto Ospedaliero TP2 dell’ Asp di Trapani; il Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza dell’ ASP di Trapani; il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero di Mazara del Vallo; il Direttore Sanitario del Distretto Sanitario di Mazara del Vallo.


Infine con la presente si informa che le pulizie dei locali sono già state effettuate e che ha preso il via il trasloco delle attrezzature.

 

09,00 - "A Mazara del Vallo, di fatto, l’ospedale Abele Ajello non esiste più. 

L’Azienda sanitaria provinciale non ha mantenuto le promesse fatte in merito al mantenimento dei servizi offerti dalla struttura ospedaliera nell’attesa che venga costruito il nuovo ospedale. Nemmeno l’area di emergenza allestita in via Livorno è ancora pronta. Si offre così all’utenza un servizio incompleto, inefficiente e che causa notevoli disagi”.

Lo afferma il segretario generale della Uil Fpl di Trapani Giorgio Macaddino in una lettera indirizzata al commissario straordinario dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola, nella quale, dopo che fa il punto sulla situazione attuale dell’ospedale mazarase, segnala le criticità che si possono riscontrare all’interno del nosocomio.

Ecco uno stralcio della lettera con cui Macaddino mette in evidenza, punto per punto, le carenze dell’ospedale di Mazara:

·         Non esiste in atto nessuna sala operatoria utilizzabile e nemmeno una stanza con garanzie minime di sterilità dove poter effettuare eventuali manovre invasive d’urgenza;

·         Non ci sono i chirurghi e i ferristi reperibili come era stato promesso per eventuali interventi indifferibili;

·         In atto, per motivi di malattia, manca anche il chirurgo del turno di mattina, per cui non si effettuano assistenza ambulatoriale ed endoscopie, né si esaudiscono le consulenze di pronto soccorso;

·         Sebbene ci sia un ginecologo reperibile, non esiste sala parto né ostertrica reperibile per eventuali parti d’urgenza;

·         La cardiologia è impedita al ricovero di pazienti acuti in quanto non in grado di effettuare un monitoraggio adeguato;

·         È stata interrotta da oltre un mese l’attività di impianto di pace-maker, fiore all’occhiello dell’ospedale mazarese, all’avanguardia in provincia in questa specialità. I pazienti devono essere trasferiti all’ospedale di Trapani o di Sciacca;

·         Le urgenze pediatriche devono essere affrontate dal medico di pronto soccorso con eventuali trasferimenti in atri presidi, poiché non esiste, come era stato invece promesso, il pediatra reperibile;

·         Manca da oltre sei mesi l’apparecchiatura per effettuare emogasanalisi, essenziale in molte patologie acute, nonostante i diversi solleciti per la riparazione o l’acquisto della stessa;

·         Gli anestesisti in servizio nel presidio sono rimasti in quattro, due in ferie già pronti per andare in quiescenza, altro andrà via a breve in quanto vincitore di concorso in altra Asp. Da ottobre alcuni turni vengono coperti da medici anestesisti dell’ospedale di Castelvetrano;

·         Il reparto di radiologia spesso si trova senza medico di turno o reperibile, per cui le radiografie e le Tac vengono effettuate in loco, per poi essere inviate a Castelvetrano o Marsala per essere refertate. L’utenza che necessita di ecografie deve trasferirsi presso detti ospedali;

·         Quando nelle ore notturne o su alcuni turni diurni, manca il centralinista gli operatori del pronto soccorso sono costretti ad assolvere a tale compito, sottraendo tempo prezioso all’utenza soprattutto nelle situazioni di emergenza dovendo contattare il personale reperibile, i 118 o altre strutture sanitari.

“E’necessario che i responsabili dell’Asp di Trapani – conclude il sindacalista - prendano i dovuti provvedimenti affinché si possa garantire un servizio sanitario nei limiti della decenza. Non si può scherzare con la salute, e quindi con la vita delle persone”.