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30/11/2012 12:40:23

Mazara, è rientrato il peschereccio "Giulia G"


Per Domenico Asaro, comandante del 'Giulia PG' «la felicità del ritorno è a metà in quanto a Bengasi abbiamo lasciato un altro peschereccio».  Asaro era già scampato a un sequestro da parte dei libici alla fine di febbraio 2010, quando era comandante del Luna Rossa e sempre ai libici 16 anni fa ha dovuto lasciare un peschereccio, l'Osiride, che gli fu confiscato pur avendo pagato una ammenda di 26 milioni di lire.  Antonino Cittadino, il comandante del 'Daniela L.' racconta di avere «lasciato insieme con il peschereccio anche l'anima a Bengasi. La situazione è critica. Un giorno sono caduto a bordo e sono stato ricoverato in ospedale. I medici mi hanno detto che mi si è formato un ematoma al collo e che dovrei essere operato. Potevo tornare, ma non me la sono sentita di lasciare tutti li». Sulla questione delle zone di pesca esclusive, autonomamente decise dalla Libia (74 miglia dalla propria costa) e dall'Egitto (che estende il divieto a 200 miglia), tutti sono d'accordo nel chiedere allo Stato e all'Ue un forte intervento perchè ogni nazione torni ad avere la sovranità sulle 12 miglia riconosciute a livello internazionale.