Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/12/2012 05:54:45

Accoltella un amico, a giudizio una ragazza di Marsala. Tentata violenza, scarcerato Draghici

La ragazza da quanto emerso avrebbe accoltellato l' amico dopo una lite sorta nel centro di Marsala un sabato sera. I due dopo essere stati insieme per tutta la serata, intorno la mezzanotte hanno avuto un forte diverbio e la ragazza, dopo aver subito dei colpi dal giovane, avrebbe reagito  ferendolo con un coltello a serramanico. Dopo la lite la ragazza ha chiamato il 118. E' difesa dall'avvocato Vito Cimiotta.
 

DRAGHICI.  È stato scarcerato il 42enne rumeno Draghici Gheorghe, che alcuni giorni fa era stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentata violenza sessuale. In contrada Cutusio, avrebbe tentato di approfittare di una connazionale. Poi, fu picchiato e messo in fuga dal marito della donna, nel frattempo tornato a casa. A dare l'allarme, riferendo di una rissa tra romeni, erano stati alcuni abitanti della zona. Poco dopo, i carabinieri della stazione di San Filippo e Giacomo incontrarono il Draghici, con la camicetta strappata, nei pressi della chiesa di San Leonardo.

RAPINA IN CASA. Giovanni Cirlicione, 34 anni, trapanese, è stato condannato ad otto anni e al pagamento di una multa di duemila e settecento euro per aver aggredito e rapinato un  un disabile. La sentenza è stata emessa dal Tribunale presieduto da Alessandra Camassa. Cirlicione si sarebbe introdotto, insieme con un complice, nell'abitazione di Francesco Novara, 53 anni, disabile, e dopo averlo malmenato l'avrebbe derubato. «Quella notte ero già a letto», ha raccontato l'uomo nel corso del dibattimento. «All'improvviso ho sentito dei rumori. Ho aperto gli occhi ed ho visto un giovane accanto al letto. Mi ha sferrato un pugno e, dopo avermi legato mani e piedi, mi ha intimato di consegnargli i soldi mentre il suo complice rovistava nei cassetti. Gli ho risposto che custodivo il denaro a bordo della mia auto. Pensavo così di riuscire a liberarmi ed invece hanno rubato la macchina". I malviventi riuscirono ad impossessarsi di denaro in contanti, una carta di credito ed un bancomat con il quale successivamente prelevarono dei soldi. Novara, chiamato ad effettuare un ricognizione vocale, ha riconosciuto la voce dell'imputato. I due si conoscevano già prima della rapina. La sorella di Cirlicione era una sua inquilina. Ma non è stato in grado di dire se si trattava della stessa persona che l'aggredì nel cuore della notte. Le prove raccolte dagli investigatori però sono state ritenute sufficienti dai giudici per affermare la colpevolezza dell'imputato.

BANCAROTTA.  Il Gup del Tribunale di Trapani Fontana ha rinviato a giudizio Vincenzo Campo e Castrenze Lo Porto, amministratori della «Centro Distribuzione Merci Alcamese», con l'accusa di bancarotta. L'inizio del processo è previsto per il prossimo 21 febbraio dinanzi il Tribunale. Gli inquirenti contestano ai due imputati di avere recato pregiudizio ai creditori. Avrebbero svolto delle operazioni finalizzate a svuotare l'azienda di capacità produttiva. Sono anche accusati di avere sottratto o distrutto , in tutto o in parte i libri contabili. Gli inquirenti contestano anche di avere omesso di presentare, al fine di evadere le imposte, il modello unico.