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02/01/2013 07:33:01

Trovato il cadavere di un migrante: sbarco con tragedia ieri a Campobello

Si tratta di uno dei migranti che erano a bordo di un barcone intercettato vicino Campobello di Mazara. In tutto erano sedici persone, tutti uomini, originari della Tunisia. Alcuni di loro hanno riferito di far parte di un gruppo di una quarantina di persone, due delle quali si sarebbero trovate in difficoltà e non sarebbero riuscite a raggiungere il litorale. Arrestati dalle Fiamme Gialle della sezione operativa navale di Mazara i tre presunti scafisti tunisini: il comandante di 36 anni, un 32enne e un 48enne, a bordo del motopeschereccio inseguito e catturato nelle acque antistanti Capo Granitola.Inquietanti le dichiarazioni rese dagli immigrati rintracciati sulla costa. Sembrerebbe, infatti, che i tre scafisti abbiano gettato in mare tutti i nordafricani, abbandonandoli ad alcune decine di metri dalla spiaggia, nonostante molti avessero urlato di non saper nuotare. I migranti hanno riferito che alcuni comagni di traversata sono annegati nel tentativo disperato di raggiungere la spiaggia. Il motopesca a luci spente aveva tentato nella notte di sottrarsi al controllo, nonostante l'ordine di fermo intimato dall'unità navale delle fiamme gialle Guardia di Finanza. Dopo circa venti minuti di inseguimento la motovedetta ha bloccato il natante. Attraverso le testimonianze fornite dai migranti si è proceduto a un'indagine congiunta della Guardia di finanza, della polizia di Stato e dei carabinieri che ha permesso di individuare gli scafisti condotti nel carcere di Trapani.

Quando sono stati intercettati, a terra, i migranti hanno proprio raccontato  che dei loro compagni –  due – erano finiti in mare (poi si è appreso che in realtà erano tutti finiti in mare, ma i due più sfortunati non ce l'avevano fatta ad arrivare a riva).  Sono state attivate ricerche in mare tra Mazara del Vallo e Selinunte, a cui hanno partcipato Capitaneria di porto, Guardia di finanza e sommozzatori dei vigili del fuoco. Per le operazioni sono stati utilizzati un elicottero della Guardia di finanza, uno della Capitaneria di porto, che ha anche usato 2 motovedette e un gommone. I sommozzatori dei vigili del fuoco, inoltre, si sono immersi nel tratto di mare tra Mazara del Vallo e Selinunte. Il mare ha restituito ieri, primo gennaio, il corpo di uno dei due.