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14/01/2013 05:33:16

Morti bianche, condannati due imprenditori di San Vito Lo Capo. Prostituzione a Trapani, riprende il processo

L’incidente avvenne all’interno di un cantiere edile in cui erano in corso i lavori per la costruzione di ventotto unità immobiliari. Francesco Magro, durante alcuni lavori di gessatura, perse l’equilibrio precipitando sulla strada. Nel corso delle indagini emersero gravi responsabilità a carico di Domenico Vultaggio, titolare dell’impresa edile, e di Domenico Palmeri, titolare della ditta a cui erano stati appaltati i lavori di gessatura. Gli investigatori accertarono che il balcone da cui era precipitato l’operaio era privo di parapetti di protezione. Gli inquirenti hanno inoltre contestato a Palmeri di avere omesso di disporre il piano di sicurezza e valutare
i rischi e di istallare i parapetti di protezione. La passerella installata nei passaggi tra i balconi era risultata inoltre non idonea. Gravi accuse sono state contestate anche a Vultaggio per «avere omesso di verificare l’idoneità tecnico professionale dell’impresa di Palmeri quanto a rispetto delle norme in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro». Gli imputati sono stati condannati anche al pagamento di una provvisionale in favore dei familiari della vittima, costituiti parte civile.

PROSTITUZIONE. Nuova udienza oggi a Trapani del processo che cerca di fare luce su un giro di prostituzione in città. Nell'ultima udienza il Pm Andrea Tarond ha chiesto di acquisire il rapporto della Squadra mobile, redatto il 26 Agosto del 2009,  che contiene i nomi dei clienti, le conversazioni, le modalità delle prestazioni sessuali.  Sotto processo sono finite sette persone, Giuseppe Lucchese, titolare di uno dei due locali coinvolti nell'inchiesta, Giovanni Battaglieri, Arina Vishnevetskaya, Silvia Kopcova, Giuseppe Ruggirello, consigliere comunale, Nicola Ruggirello, Leonardo Gianno e Maria Bevilacqua. Secondo gli inquirenti, nei night gestiti da Giuseppe Lucchese e Giuseppe Simone veniva esercitata l'attività di prostituzione. Giovani ed avvenenti ballerine si sarebbero prostituite, all'interno dei privè, in cambio di denaro. Giuseppe Ruggirello, funzionario dell'Agenzia delle entrate e consigliere comunale, sarebbe stato uno dei clienti più assidui. Secondo gli investigatori forniva ai titolari dei due night club notizie riservate circa verifiche fiscali da programmare. In cambio avrebbe chiesto un corrispettivo in consumazioni e rapporti sessuali con le ragazze che lavoravano presso i due night club.

OMICIDIO BONGIORNO. La Procura della Repubblica di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio di Florian Valentin Bucur, il  romeno di 22 anni accusato, in concorso con un minorenne, dell'omicidio di Giuseppe Bongiorno, il pensionato assassinato un anno fa a Castellammare del Golfo.
 Bongiorno, molto conosciuto in città, cantava anche nel coro di una chiesa, fu ritrovato morto, il 21 febbraio dello scorso anno, all'interno della sua abitazione che si trova nel centro storico di Castellammare del Golfo. L'anziano sarebbe stato strangolato al culmine di una rapina finita male.La richiesta di rinvio a giudizio reca la firma del sostituto procuratore Anna Trinchillo, che ha coordinato le indagini riguardanti l'efferato delitto.
Nel corso della notte tra il 19 ed il 20 febbraio Florian Valentin Bucur si sarebbe recato, insieme con il connazionale, nell'appartamento di Giuseppe Bongiorno. I due, è stato ricostruito dagli inquirenti, avevano un appuntamento. Dopo avere consumato un rapporto sessuale con la vittima, Florian Valentin Bucur avrebbe legato l'anziano, con l'aiuto del complice, intimandogli di consegnare i soldi che custodiva in casa. Una somma cospicua di cui i due romeni erano a conoscenza. Bongiorno si sarebbe opposto. Un rifiuto che ha pagato con la vita. Florian Valentin Bucur, sentito dagli inquirenti dopo l'arresto, ha respinto l'accusa, addossando la responsabilità del delitto sul suo complice.
Secondo gli inquirenti, il giovane romeno mente. Bucur ed il suo complice avrebbero agito di comune accordo. Sarà il giudice per le udienze preliminari a decidere se rinviare a giudizio il giovane romeno o proscioglierlo da ogni accusa. L'udienza è prevista è per il prossimo 30 gennaio. La posizione del minorenne sarà invece definita separatamente.