Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/01/2013 05:18:35

Omicidio Bongiorno, al via l'udienza preliminare. Buseto: condannato a 4 anni l'uomo che accoltellò il vicino

La richiesta di rinvio a giudizio reca la firma del sostituto procuratore Anna Trinchillo, che ha coordinato le indagini riguardanti l'efferato delitto.
Bongiorno, molto conosciuto in città, cantava anche nel coro di una chiesa, fu ritrovato morto, il 21 febbraio dello scorso anno, all'interno della sua abitazione che si trova nel centro storico di Castellammare del Golfo. L'anziano sarebbe stato strangolato al culmine di una rapina finita male.
Nel corso della notte tra il 19 ed il 20 febbraio Florian Valentin Bucur si sarebbe recato, insieme con il connazionale, nell'appartamento di Giuseppe Bongiorno. I due, è stato ricostruito dagli inquirenti, avevano un appuntamento. Dopo avere consumato un rapporto sessuale con la vittima, Florian Valentin Bucur avrebbe legato l'anziano, con l'aiuto del complice, intimandogli di consegnare i soldi che custodiva in casa. Una somma cospicua di cui i due romeni erano a conoscenza. Bongiorno si sarebbe opposto. Un rifiuto che ha pagato con la vita. Florian Valentin Bucur, sentito dagli inquirenti dopo l'arresto, ha respinto l'accusa, addossando la responsabilità del delitto sul suo complice.
Secondo gli inquirenti, il giovane romeno mente. Bucur ed il suo complice avrebbero agito di comune accordo. Sarà il giudice per le udienze preliminari a decidere se rinviare a giudizio il giovane romeno o proscioglierlo da ogni accusa. La posizione del minorenne sarà invece definita separatamente.

BUSETO. Il Pm aveva chiesto 8 anni, e alla fine la condanna è stata di soli 4 anni. Giacomo Candela, 61 anni,  è stato condannato dal Gup di Trapani, Antonio Cavasino, perchè alla fine di Aprile dello scorso anno ha accoltellato il suo vicino di casa, Francesco Labita, 41 anni. Gli sono state riconosciute le attenuanti generiche, ed è stata esclusa l'aggravante dei futili motivi.  L'imputato dovrà anche risarcire la vittima con 25.000 euro, e 2.000 euro dovrà versare anche al figlio, Nicola Gervasi. A nulla è servita pertanto la strategia dei legali, che nell'arringa finale, avevano chiesto al giudice il proscioglimento del loro assistito per legittima difesa. Secondo l'accusa Candela avrebbe accoltellato Labita, suo vicino di casa, perchè gli dava fastidio il continuo abbaiare del suo cane. Secondo la difesa, invece, è stato Labita ad aggredire l'imputato, che si è dovuto difendere con una coltellata. Sicuramente, va detto, i rapporti tra i vicini erano tutt'altro che cordiali. I legali hanno detto che presenteranno appello. 

POSTINO. Il GIP di Marsala ha convalidato l’arresto del postino Giuseppe Bonomo di Pantelleria, ma lo ha rimesso in libertà senza alcuna misura cautelare. Il postino era stato arrestato dai carabinieri venerdì scorso per minacce, offese e resistenze a pubblico ufficiale. Durante una perquisizione al suo armadietto nell’ufficio postale di Pantelleria era stato trovato oro proveniente da diversi furti consumati nell’isola in questi ultimi due mesi. L’uomo si era scagliato contro il comandante della stazione cercando di colpirlo. Era stato perciò arrestato per oltraggio a pubblico ufficiale e denunciato per furto e ricettazione.