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06/02/2013 09:02:55

Il bis di Berlusconi: "Stavolta vuole condonare"

Tanto con la prima proposta - sparo ha guadagnato un punto nei riguardi del principale partito avversario, il Pd. Se con la seconda proposta guadagna un altro punto, la vittoria di Bersani non é più tanto certa. Quando la distanza tra i due é nell'ordine di 4 o cinque punti, due punti in più o in meno possono essere decisivi se sono sottratti all'avversario. E se a Berlusca viene in mente un'altra delle sue, e fa scoppiare il terzo petardo di proposta, guadagnerà un altro punto. Allora, le cose si metterebbero davvero male per il segretario PD. Vedremo. Le elezioni si avvicinano.
Le proposte di Berlusconi fanno sorridere tanti, incazzare altri, entusiasmare i suoi. Si può essere d'accordo o no. Dipende dall'intimo di ognuno. C'é chi lo dispregia e chi lo difende. Comunque, la credibilità degli altri uomini politici non é che sia migliore di quella di lui.
Se si é moralisti, si sta per certo dall'altra parte. E se lui dice condono, giù a pontificare che il condono premia chi ha violato la legge, perdonandolo. Mentre chi l'ha rispettata non riceve alcun premio. Ma c'é condono e condono. Quello di cui ha parlato l'ex premier riguarda il fisco ed Equitalia. Altri numerosi condoni la Repubblica ha conosciuto nel campo edilizio. Sia nell'uno che nell'altro campo, é semplicistico alzare le lance e gli scudi contro i condonatori. Ogni cosa bisogna vederla non solo in assoluto, ma nelle relazioni molteplici con tutti gli aspetti della realtà. Così, non mi sembra lecito che lo Stato sani una costruzione abusiva in riva al mare, quando era certo che in quella zona non si poteva costruire. Se, invece, un povero cristo, che magari ha moglie figli e suocera con lui, costruisce un'altra stanza senza chiedere l'autorizzazione edilizia, commettendo un abuso, non vedo perché la sua irregolare costruzione non possa essere sanata. Gli si potrà applicare una sanzione, ma bisognerebbe autorizzarlo a sanatoria.
Il diritto non é fatto per creare santi e reprobi, ma per regolare la convivenza secondo certe regole che permettano a ognuno di raggiungere i suoi obbiettivi, senza danneggiare gli altri. Nel concetto del danneggiamento del prossimo ci dobbiamo mettere senz'altro la salute della Terra e l'ecologia. Quando si parlò un paio di anni fa, durante l'ultimo governo Berlusconi, di permettere di aumentare del 10 o del 20 % la cubatura dei propri edifici, anche in quelle zone dove le norme non lo consentivano, non si sarebbe fatto un gran danno a nessuno dei valori che devono essere protetti. Tutti avrebbero potuto farlo, secondo le loro necessità, e non avrebbe costituito danno ecologico. Più forte sarebbe l'impatto con la natura se chi non può aumentare la cubatura del proprio edificio, avendo necessità di nuovi spazi, costruisca un nuovo fabbricato altrove.
La politica buona é fatta di buon senso oltre che di rispetto delle regole. I nostri antenati latini dicevano che "summum ius, summa iniuria" (il rispetto assoluto della legge costituisce una somma ingiuria all'umanità).
Leonardo Agate