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13/02/2013 05:46:12

Caravà: "Da 13 mesi non posso dire la mia. Per me accuse inverosimili". Usura, disposto il giudizio abbreviato per Rallo e Biondo. Condannato Moceri

 Queste le parole di Caravà: " Da oltre13 mesi non mi è stata data la possibilità di dire le mie ragioni. Le accuse per cui sono imputato in questo processo sono assolutamente inverosimili e prive di fondamento. Non hanno nessuna specificità e sono del tutto generiche. Mi trovo in questa condizione umanamente inaccettabile, perchè il sottoscritto ha sempre combattutto la mafia e si è battuto sempre per la legalità". Il Tribunale ha ammesso le prove per il dibattimento e le liste dei testi degli avvocati della difesa e del Pubblico Ministero Padova. Alla prossima udienza, fissata il 27 febbraio, verrano ascoltati i primi due testi citati dalla pubblica accusa, l'ex Capo della Squadra Mobile di Trapani Giuseppe Linares e il Colonnello dei Carabinieri Jacopo Mannucci Benincasa.

11:30 - Processo Usura Rallo-Biondo: il Tribunale, presieduto da Gioacchino Natoli e Giudici a latere Robero Riggio e Sara Quittino ha disposto l'ammissione del giudizio abbreviato per gli imputati Rallo e Biondo e di continuare per l'altro co-imputato Martinez con il procedimento ordinario.

Nel corso dell'udienza l'Avvocato Giuseppe Gandolfo, legale di parte civile dell'Associazione Antiracket di Marsala ha fatto richiesta di costituzione di parte civile per Calandro Antonino. A  questa si è opposto l'Avv. della difesa Giovanni Gaudino, contestando la tardività della presentazione. La prossima udienza per il Processo Biondo-Rallo è stata fissata il 27 febbraio 2013 e in quella data verrà conferito l'incarico ai periti contabili. Nella stessa giornata è stato aggiornato il procedimento a carico di Martinez.

MOCERI. Dopo quasi dodici ore di camera di consiglio il Tribunale collegiale penale di Marsala ha condannato Andrea Moceri di Campobello di Mazara dopo un processo durato quasi sette anni per usura e rapina.

Il noto imprenditore, che si occupa della vendita di autovetture prevalentemente di marca Toyota, difeso dagli avvocati Giovanni Elia e Giovanni Lentini, è stato condannato alla pena di 4 anni e 6 mesi oltre a 900 euro di multa per i reati di usura e rapina in danno di altro imprenditore del settore del legno, all’epoca dei fatti titolare della Legnopan di Marco Bascio & C. s.a.s., dichiarato vittima di usura.
Nei confronti dell’imputato Andrea Moceri sono state emesse pene accessorie, mentre sono stati assolti tutti gli altri imputati, come la ex moglie Bertaglia Francesca (difesa dall’avvocato Giuseppe Oddo), il fratello Moceri Giuseppe (difeso dall’avvocato Antonella Moceri) e Gaspare Lipari detenuto per altre vicende (difeso dall’avvocato Giuseppe Pantaleo).
La vicenda criminale risale agli anni 2001-2002-2003 e viene alla luce grazie alla denuncia del giovane imprenditore Marco Bascio Il Tribunale ha statuito un provvisorio risarcimento dei danni in favore delle parti civili di circa 53.000,oo euro e il rimborso delle spese processuali.

SEQUESTRO. E sempre a Campobello di Mazara sono stati sequestrati patrimoni per mafia e droga a opera del Gico della guardia di finanza. Nel mirino i beni di un cinquantacinquenne di Campobello di Mazara.I finanzieri del Gico di Palermo hanno eseguito, su disposizione delle sezioni Misure di prevenzione dei tribunali di Trapani e Palermo, sequestri di aziende, beni immobili, terreni e disponibilità finanziarie, del valore complessivo di circa 2 milioni di euro. I provvedimenti hanno interessato un cinquantacinquenne di Campobello di Mazara, arrestato nel 2010 per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina tra Italia e Colombia e Perù, anche per mezzo di società di import-export di copertura con basi nei principali porti europei
 

RALLO E BIONDO. Si tiene oggi una nuova udienza del processo per usura nei confronti di Mario Rallo e Francesco Biondo.

 Nell'ultima udienza il tribunale ha respinto le eccezioni che erano state presentate dall'avvocato Giovanni Gaudino. Ha invece acquisito alcune consulenze tecniche per dei periti, nominati dalla Procura, che cercheranno di capire se gli interessi praticati  dagli imputati sono da considerari usurari o meno. La difesa ha chiesto il giudizio abbreviato, sul quale probabilmente si deciderà oggi.  Rallo e Biondo, nel marzo 2007, furono posti agli arresti domiciliari dai carabinieri. Otto presunte vittime si sono costituite parte civile. Alcune di queste sono rappresentate dall'avvocato Giuseppe Gandolfo. Come pure l'Associazione Antiracket e Antiusura. Nel processo, per false dichiarazioni al pm, è imputato anche il 41enne Marco Antonio Martinez. 

CAMPUS BELLI. E si tiene oggi anche una nuova udienza del processo «Campus belli», che vede imputate sette persone tra cui l'ex sindaco di Campobello Ciro Caravà. Sono sette le persone coinvolte nell'indagine della Dda che il 16 dicembre 2011 sfociò nell'operazione antimafia «Campus Belli». Caravà, al momento dell'arresto, era a capo di una giunta di centrosinistra. In seguito, il Comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose.
Primo atto del processo è stata l'ammissione delle parti civili. A quelle già costituitesi davanti al gup di Palermo (Comune di Campobello, nonché associazioni antiracket di Marsala, Mazara e Alcamo) si è aggiunta l'associazione antiracket di Trapani, rappresentata dall'avvocato Giuseppe Novara. All'ammissione delle parti civili (eccezion fatta per il Comune) si erano opposte le difese degli imputati.
Al centro delle indagini, avviate nel 2006, uno dei «sodalizi criminali» considerato tra i più vicini a Matteo Messina Denaro, punto di riferimento per l'intera struttura di Cosa Nostra. Secondo gli investigatori, la famiglia mafiosa di Campobello di Mazara avrebbe mantenuto uno stretto collegamento con il boss e, «attraverso un pervasivo controllo del territorio», sarebbe riuscita a «infiltrare progressivamente le attività imprenditoriali ed economiche dell'area». Pm è Pierangelo Padova, che oggi chiederà l'ammissione delle fonti di prova (testimonianze, documenti, etc.).

GIAMMARINARO.  L’ex deputato Pino Giammarinaro nega ogni interferenza nella gestione ammnistrativa del Comune di Salemi. L’ex parlamentare è stato sentito oggi pomeriggio dal Tribunale di Trapani che deve pronunciarsi sulla richiesta di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale e la confisca dei beni. Giammarinaro ha chiesto di parlare ed ha tentato di chiarire la sua posizione. Ha confermato di essere stato l’artefice della candidatura di Vittorio Sgarbi a sindaco di Salemi e di avere sostenuto la sua amministrazione. Ha però ricondotto il rapporto con il critico d’artie ad una normale alleanza politica negando qualunque interferenza nell’attività della Giunta. La prossima udienza è fissata per il 12 marzo, quando sarà chiamato a deporre sul pretorio il fotografo Oliviero Toscani, ex assessore comunale di Salemi