In questi giorni, le prospettive sono molto più ristrette, e mi dispiace parecchio ritrovarmi sempre più spesso a vedere Marsala in grigio: non sono le famose 50 sfumature, piuttosto un indistinto disturbo ottico-olfattivo, quello che puoi avvertire quando ti concentri - e non è difficile farlo - da un preciso punto, degli infiniti teoricamente possibili... quello della spazzatura. Nella particolare angolazione di Piazza del Carmine, via Caturca e via Garraffa, nella quale abito.
Qualcuno dice, ed è innegabile se si legge una carta geografica, che Marsala è il "cuore del Mediterraneo". Ma, purtroppo, io mi sento - perdonatemi la necessaria volgarità - "in culo al mondo".
Mille ragioni potrebbero sostenere questa mia affermazione. In questo istante mi basta illustrare il concetto con le desolanti immagini della spazzatura che mi circonda, stasera come da due anni.
È quasi mezzanotte, la raccolta è già stata effettuata, ma sono più i rifiuti rimasti che quelli portati via. I bidoni dell'Hotel del Carmine sono ancora pieni, dei sacchi neri decorano l'incrocio con via Caturca, il ficus di piazzetta Piancina fa da stele ad una vergognosa distesa di sacchetti con rifiuti di qualsiasi genere.
Tutti rigorosamente etichettati con il "pizzino" di avvertenza: conferimento errato per tempi e modi.
Ma chi volete che prenda sul serio questi avvisi... Qui in via Garraffa sono due anni che si va avanti così!
Non tocca a me - semplice cittadino - fare l'investigatore, io posso soltanto intervenire se vedo qualcuno che non si comporta correttamente. E lo faccio, quando capita.
Stasera ho custodito gelosamente a casa il mio "organico", troppo tardi per metterlo fuori. In compenso, mi godo la rassegna, l'invidiabile collezione pubblica dei rifiuti altrui.
Un sentito ringraziamento ai tanti, troppi, marsalesi incivili.
Ed un altrettanto sincero encomio all'Amministrazione comunale ed all'Ato per la manifesta capacità risolutiva dei problemi.
Per favore e per vostra decenza, non venitemi a raccontare che è un momento di cambiamento e di rodaggio, perché avete cambiato tutto e niente e la spazzatura è ancora lì, ai piedi di un meraviglioso albero, come ogni sera, come ogni mattina.
Igienicamente e strategicamente collocata accanto a dei ristoranti (chissà se la riconoscono...), di fronte casa mia, sempre davanti ai VOSTRI occhi... chiusi.
Proprio qui, nel cuore del Mediterraneo.
Matteo Linares