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22/02/2013 10:35:38

Il grillismo cresce e i politici ne hanno timore

Il Movimento5Stelle cresce nei sondaggi nascosti, e i politici lo sanno. Per questo lo temono, e lo verrebbero aggregare al traino del loro gruppo. 
 E ' facile capire perché il grillismo cresce. Ognuno ha una gran voglia di dire peste e corna del governo, e Grillo ne é il megafono. L'attuale classe politica é la peggiore che Dio ci possa dare. Venti anni fa si parlò male di Craxi, lo si mandò a casa a suon di monetine, e lo si fece morire in esilio per non andare in galera. Si pensò che liberati da un corrotto e corruttore, secondo la vulgata di chi lo cacciò, si sarebbe passati a una migliore Repubblica, che fu battezzata seconda Repubblica. I fatti smentirono le speranze, e la classe politica che governò dopo di Craxi si dimostrò non meno corrotta della precedente. In più per tanti aspetti fu meno efficace.
Berlusconi scese a quel punto campo, con la sua squadra di governo. Per la prima volta la compagine governativa fu chiamata squadra, mutuando il termine dal gergo calcistico. Ma il cambio del nome non basta a cambiare la sostanza del soggetto o dell'oggetto. Senza cambiare la struttura costituzionale dello Stato, i governi sono ostaggi del parlamento, e non possono condurre il Paese secondo il loro programma. Devono fare su ogni provvedimento 945 compromessi, tanti quanti sono i componenti le due Camere. Spesso i provvedimenti sono attaccati a pochi voti, a favore o contro. E' il frutto avvelenato del più stupido parlamentarismo. Un senso ce l'aveva nell'immediato dopoguerra, quando si poteva temere l'arrivo di un nuovo dittatore a Palazzo Venezia. Dopo, mantenere un parlamento così pletorico e potente ha privato il Paese di quelle decisioni pronte e efficaci che solo un ristretto numero di persone può prendere ( il governo) o a volte una sola (il presidente del Consiglio).
In questo contesto, I governi di centro destra e quelli di centro sinistra, e lo stesso governo tecnico ancora per pochi giorni, hanno svolto male la loro funzione, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il fatto che l'attuale situazione dissestata dello Stato italiano sia da una parte politica addebitata all'altra e viceversa, é l'apparenza della politica politicante. La sostanza, per chi la vuole guardare, é che tutti i partiti e i loro leader hanno contribuito a mantenere il vecchio assetto istituzionale, temendo, chi più chi meno, che il nuovo avrebbe potuto scardinare vecchie rendite di posizione. Né da questo punto di vista avevano torto. Così ragionando sono stati miopi, hanno visto il loro interesse immediato, e ne hanno avuto il loro tornaconto, ma hanno dimenticato di guardare all'interesse generale.
Leonardo Agate