Il processo "Cristaldi + 1" è giunto alla terza udienza e si avvia alle battute conclusive. Mel corso di un manifestazione organizzata da «Italiana stampa», il responsabile Giancarlo Frigulti aveva querelato il primo cittadino per percosse, minacce e ingiurie e la sua segretaria per minacce e ingiurie. Nell'ultima udienza mattina sono stati sentiti tre testi citati dalla difesa: la coreografa Carla Favata, il vigile urbano Rita Tumbiolo e un cittadino, Antonino Pipitone. L`avvocato Baldassare Lauria ha invece rinunciato al teste Girolamo Pipitone, componente dello staff di Cristaldi. Favata ha riferito di non avere visto nulla di quanto sarebbe accaduto ma che i presunti fatti le sarebbero stati raccontati. Infine, alla domanda dell`avvocato della difesa, Fabrizio Torre, ha confermato la presenza quella sera della Di Giorgi il cui figlio si doveva esibire con il suo gruppo musicale. Anche la vigilessa Rita Tumbiolo ha detto di non aver visto niente in quanto impegnata nel servizio, poi la stessa ha sottolineato di essere stata avvertita dalla Di Giorgi sull`arrivo del sindaco. Antonino Pipitone ha invece riferito di avere visto il sindaco avvicinarsi al palco e di avere assistito a una discussione fra lo stesso e Frigulti con quest`ultimo che tratteneva le mani di Cristaldi. Sulla descrizione dei particolari da parte di Pipitone l`avvocato Lauria ha attaccato il pubblico ministero Giulia D`Alessandro che ha stigmatizzato l`atmosfera creatasi in aula. Successivamente si è verificato un alterco fra gli avvocati Lauria e Torre. Infine il giudice Renato Zichittella ha sedato gli animi e chiusa l`udienza dando appuntamento al prossimo 22 aprile. In quella data sarà sentito l`assessore comunale Duilio Pecorella, ieri assente. Probabilmente nella stessa data sarà emessa la sentenza. A fine udienza l`avv. Lauria ha dichiarato: «Voglio evidenziare il mio dissenso circa la condotta del pm. Vi è una posizione preconcetta della Procura nei confronti della posizione del politico. A un processo del genere di solito interviene un magistrato onorario e non un magistrato togato». Dal canto suo l`avv. Torre ha sottolineato: «I testi sentiti quest`oggi non hanno portato alcun contributo alle tesi difensive. L`impianto accusatorio si sta confermando in dibattimento attraverso la ricostruzione dei fatti».