L’episodio si è verificato nel giugno 2011, in seguito a un intervento di laparotomia esplorativa eseguito in una nota casa di cura di Palermo. La giovane donna, affetta da forte obesità, dopo l’intervento chirurgico aveva lamentato una cefalea, per la quale pare che le fosse stato somministrato del paracetamolo. La paziente è stata dimessa, ma dopo pochi giorni si rese necessario un nuovo ricovero alla clinica a causa di numerosi altri sintomi accusati. Venne sottoposta, dunque, a un nuovo intervento chirurgico e dopo la comparsa di altri sintomi e di altre complicazioni, i suoi parametri vitali cominciarono a peggiorare, fino ad arrivare all’arresto cardio-respiratorio. Sui medici chirurghi che hanno avuto in cura la donna, ora cadono le imputazioni di negligenza, imprudenza ed imperizia nell'esercizio della loro professione. <Siamo fiduciosi nell'operato della giustizia, e desideriamo solo che si giunga alla verità su quanto accaduto>, commenta l’avvocato marsalese Cristoforo Maggio, difensore dell'Associazione Codici, pienamente soddisfatto dell'ammissione al processo come parte civile e al lavoro per tutelare il diritto dei cittadini alla salute. Codici è promotore di una campagna contro la malasanità dal titolo “Da paziente a Impaziente”, con sportello regionale a Marsala in via Francesco Crispi 29.