Il provvedimento prevede maggiori entrate per quasi un miliardo di euro e minori spese per 1,1 miliardi. Due miliardi 121 milioni il valore della manovra, che tende a coniugare — dice Crocetta — «il risanamento e la solidarietà». Nel testo, di 42 pagine, ci sono tagli a consigli d’amministrazione e consulenze, soppressioni di enti, misure a favore dei poveri e dei disoccupati.
Per fare cassa viene introdotto un canone di produzione per gli imprenditori che gestiscono cave: stimati ricavi per oltre cinque milioni. Per far quadrare i conti sarà comunque attivato un vecchio mutuo da 360 milioni di euro. Nel dettaglio, ecco le principali misure contenute nella legge.
TICKET Abolito il ticket sui farmaci (un euro per ogni ricetta) presente nella prima bozza di Finanziaria, come chiesto anche dalla commissione Sanità dell’Ars. Il governo aveva introdotto un balzello solo sui ricoveri ospedalieri, 10 euro al giorno (incluse le prestazioni in day hospital) che avrebbe dovuto pagare chi fa parte di nuclei familiari con reddito superiore ai 50 mila euro annui. Il ticket giornaliero, per chi ha un reddito familiare più alto di 100 mila euro, sale invece a 25 euro. Tutto è stato abolito ieri in Commissione.
MORATORIA SUI DEBITI FISCALI L’ultima misura inserita in Finanziaria: la Regione, per «un ordinato ed equilibrato rapporto con le aziende in difficoltà a causa
della prolungata crisi economica», stanzia 20 milioni in un fondo a sostegno delle piccole e medie imprese che chiedono a Riscossione Sicilia di dilazionare il debito. In sostanza, il beneficio consiste nel pagamento anticipato di sei rate consecutive: un prestito che gli imprenditori dovranno poi rimborsare con tasso di interesse di favore.
PRECARI Per i contrattisti degli enti locali c’è la copertura finanziaria sino a fine anno. Ma, in attesa dell’autorizzazione del governo nazionale, la quota relativa al periodo da luglio a dicembre è inserita tra i “fondi globali”. Per i forestali 210 milioni, cifra inferiore al preventivato ma sufficiente — dice Crocetta — a garantire le giornate lavorative agli oltre 20 mila addetti. C’è comunque un ridimensionamento rispetto all’accordo del 2009: il tetto garantito non sarà più di 180 giornate ma di 151 all’anno. Nella legge è inserita una norma che consente l’utilizzo dei precari anche in amministrazioni diverse da quelle in cui svolgono servizio. La mobilità, in questo senso, dovrebbe garantire risparmi di spesa.
La Finanziaria rivede una serie di tagli che in un primo momento erano stati varati per istruzione, enti partecipati, teatri, musei, associazioni antiracket. In media, comunque, per molti capitoli è prevista una riduzione della spesa rispetto allo scorso anno, con alcune eccezioni: fra le altre, cresce quella per gli Ersu e per i consulenti esterni «in materia di programmazione », mentre l’opposizione attacca per la crescita esponenziale del capitolo di bilancio che riguarda la comunicazione di Palazzo d’Orleans: «Si passa da 450 mila euro a due milioni», attacca il deputato del Pdl Giuseppe Castiglione. Il fondo è stato rimpinguato utilizzando le economie derivanti dalla chiusura dell’ufficio stampa.