Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/04/2013 14:59:21

L'avvento della newsletter

Sono diverse le motivazioni di base che possono portare una realtà operante nell’ambito commerciale, sociale, politico o culturale ad intraprendere un percorso comunicativo che sfrutti questo canale come mezzo di contatto con i propri utenti e clienti.

La mail è un filo sottile che però lega in maniera diretta fornitore e consumatore, editori e pubblico. Un filo sottile che opportunamente utilizzato diventa un’arma estremamente efficace per rendere questo legame continuo e più forte.

A differenza di altri strumenti di “advertising” su web come i banner piazzati all’interno di una pagina internet, la newsletter è più diretta ed è la base per costruire una interazione tra chi vuole comunicare un messaggio, commerciale e non, e chi questo messaggio lo ascolterà, e facilmente organizzabile e controllabile tramite software di mailing list appositamente pensati.

Un filo diretto veloce ed anche economico se paragonato ad altre forme di promozione su web, e questo perché la probabilità che un utente legga un’email e clicchi sui link o sulle immagini ivi riportati è di gran lunga superiore a quella che lo stesso utenti clicchi sui classici banner web.

Inoltre grazie alla viralità offerta dai social network, il lettore che avrà trovato interessante quanto riportato in una newsletter sarà ulteriormente spinto a condividere questo contenuto con amici e conoscenti vari.

In questo modo non solo si fidelizza il lettore, offrendogli periodicamente contenuti innovativi, curati e per questo autorevoli, ma si aumentano anche le conversioni, ovvero la capacità di trasformare un investimento pubblicitario (e quindi un costo) in maggiori vendite (e quindi in un guadagno).