Il bambino può essere affetto da dermatite atopica, chiamata anche eczema atopico o costituzionale, piuttosto diffuso nella popolazione. Si tratta di una malattia infiammatoria non contagiosa, la cui causa viene attribuita in prevalenza a fattori allergici con predisposizione familiare, che vanno a stimolare linfociti detti T helper 2, ma sono chiamati in causa altri fattori come gli acidi grassi.
Le lesioni si localizzano, nei bambini fino a due anni, sulle superfici convesse del viso quali guance, fronte, mento e nella parte esterna di gambe e braccia. Dopo i due anni, la dermatite atopica tende a spostarsi alle superfici convesse quali pieghe dei gomiti o del ginocchio, al collo, ai polsi o agli angoli della bocca. Negli adulti le manifestazioni coinvolgono sia zone flessorie che estensorie con tendenza all’ispessimento cutaneo.
Atopica significa, dal greco, priva di un luogo preciso, contrariamente alle forme di eczema che si manifestano solo nelle aree di contatto con le sostanze che le scatenano.
Il prurito si presenta intenso soprattutto di sera. Caratteristico è il miglioramento soprattutto d’estate e con l’acqua di mare e il peggioramento invernale. La diffusa secchezza della pelle la rende più esposta alle infezioni, causate da trattamento, oppure a irritazioni quando si causano sudorazioni da esercizio fisico, vestiario pesante, emozioni.
Sulla pelle perciò si devono usare sempre tessuti di lino o cotone per facilitare la traspirazione in quanto fibre sintetiche la bloccherebbero. Esporsi direttamente al sole o ai raggi ultravioletti è utile
purchè l’esposizione sia molto graduale e non si aggiungano quindi lesioni da scottature.
Il trattamento fondamentale delle varie forme di dermatite atopica è quello di mantenere la corretta idratazione cutanea che, nei casi più leggeri, può essere sufficiente; però da integrare, nelle forme medie o gravi, con terapie farmacologiche da parte di pediatri o dermatologi.
Consiglio fondamentale per i genitori che affrontano questo pesante problema per il figlio è di non scoraggiarsi, perché la dermatite atopica tende a scomparire con l’età. Ne soffre il 20% dei bambini mentre degli adulti solo il 3%.
Bisogna tener conto anche dei rilevanti aspetti economici del trattamento per l’idratazione cutanea;
e può essere conveniente e buona la scelta di prodotti all’amido come la pasta dermatologica e il sapone non sapone Amidomio, quest’ultimo adatto a doccia o bagno non troppo prolungato per evitare di disperdere il fattore naturale di protezione della pelle detto NMF. Sempre per l’idratazione cutanea.
La pelle sensibile dei bambini ha bisogno di cure particolari. Fondamentalmente è una corretta idratazione e detersione con oli senza conservanti ne metalli e altre sostanze allergizzanti.
Studi clinici hanno dimostrato che numerose piante medicinali possono intervenire a più livelli
modulando l’infiammazione ed i fenomeni ossidativi che a questa conseguono, riducendo il prurito, migliorando la barriera cutanea e bloccando lo sviluppo di batteri e funghi.
Nella dermatite atopica le piante più note per la loro efficacia topica sono: l’olio di borragine,di jojoba, di iberico, di enoteca, camomilla, elicriso e il gel di aloe barbadensis. Cardiospermum
pomata al 10% da sollievo ed ha un’azione simile al cortisone, nel caso di prurito arrossamento .
La Gemmoterapia ci suggerisce Cedrus Libani per contrastare la secchezza della pelle e Tilia
Tormentosa che ha un’azione rilassante e aiuta a calmare il prurito. Anche gli oligoelementi possono aiutare e il manganese è il minerale indicato per la diatesi allergica associato allo zolfo. I rimedi omeopatici invece vanno modulati in base ai sintomi e segni. Se l’eczema è secco, edema rosato, bruciante, dolore pungente, prurito che migliora con il freddo si usa Apis Mellifica. Quando l’edema è rosso, il dolore è pulsante e aggrava con il contatto, la Belladonna ci viene in aiuto.
Se compaiono squame fini, bianche (tipo forfora), con bruciore e prurito migliorato dal calore e aggrava di notte il rimedio è Arsenicum Album. Quando le squame sono lamellari, sottili su fondo arrossato e migliora con il clima secco il rimedio può essere Natrum Sulfuricum. Rhus Toxicodendrum se la dermatite presenta piccole vescicole a capocchia di spillo migliorato da acqua calda locale. Cantharis se presenta vescicole con contenuto chiaro migliorato da applicazioni fredde.
Mezereum se ci sono crosticine biancastre con prurito migliorato all’aria aperta, aggravato dal calore del letto e bagno caldo, invece Graphites se le crosticine sono gialle e sta bene al fresco. Petroleum quando la dermatite atopica colpisce le manine ei piccoli. La dose è di 5 granuli 3 volte al dì, va comunque consultato un medico omeopata.
Dott. Angelo Tummarello Pediatra di famiglia
Consigliere regionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale
Ricercatore e divulgatore scientifico
Email: dott.a_tummarello@libero.it
Con la collaborazione del
Dott. Pantaleo Dario
Tirocinante post-laurea presso U.O.C. di TIN e Patologia Neonatale.
Dipartimento di Scienze Pediatriche,Ginecologiche,Microbiologiche e Biomediche.
Università degli studi di Messina.