Imputato è il marito di Anastasi, e padre di Simona, Salvatore, insieme alla sua amante Giovanna Purpura. Dalla testimonianza di Simona è emerso un quadro di estrema volenza: Savalli picchiava brutalmente moglie e figli, li minacciava, in alcuni casi cercò di uccidere proprio la giovane Simona. Quel che è emerso dalla testimonianza di Simona Savalli è che più volte madre e figlia, con grande coraggio, sarebbero andate dalle forze dell’ordine per denunciare il padre e marito, ma senza alcuna conseguenza. Il sospetto è allora, alla Procura di Trapani, che qualcuno non abbia fatto fino in fondo quando magari la vita di Maria Anastasi (uccisa tra l’altro mentre era al nono mese di gravidanza) poteva essere salvata.