Il capannone era utilizzato come deposito di merce varia, in particolare vi si trovavano piscine, arredi esterni e sedie in plastica. Sul posto, si è sviluppata una fitta nube nera che il vento ha spinto verso Selinunte e che contiene, a detta dei vigili del fuoco, prodotti tossici e nocivi (soprattutto acido cloridrico e cianitrico e forgene) frutto della combustione del materiale plastico, hanno operato squadre dei vigili del fuoco di Castelvetrano, Trapani, Alcamo, Salemi, Mazara del Vallo e Santa Margherita Belice (Agrigento).