L'episodio è emerso nel corso del processo a carico di un uomo di 41 anni chiamato a rispondere dell'accusa di violenza sessuale su minore. A rivelarlo è stata l'ex moglie durante l'audizione. L'uomo è accusato di avere abusato sessualmente della figlia dell'ex coniuge, nata da un precedente rapporto sentimentale. I fatti, accaduti tra il 2007 ed il 2010, sono emersi dopo la separazione della coppia. Sembra che l'uomo avrebbe anche molestato la cognata, durante un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. L'imputato - assistito dagli avv. Dario Gallo e Salvatore Messina - ha respinto le accuse. Ha dichiarato di avere sempre trattato la presunta vittima come una figlia. Ha anche detto di essere stato sempre un buon marito e padre. Dopo avere scoperto il tradimento della moglie con un altro uomo, l'avrebbe perdonata restando accanto alla coniuge. Ritiene di essere vittima di una ritorsione finalizzata a rovinarlo. Dichiarazioni che dovranno essere ora attentamente vagliate dal Tribunale, presieduto da Angelo Pellino, chiamato a pronunciarsi sull'eventuale colpevolezza dell'imputato. La presunta vittima, oggi maggiorenne, s'è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Giuseppe De Luca.
PELLERITO. Il giudice per le udienze preliminari di Trapani Antonio Cavasino ha assolto l'ex consigliere provinciale Pietro Pellerito dall'accusa di violazione degli obblighi della sorveglianza speciale.L'esponente politico, sottoposto alla misura di prevenzione con obbligo di soggiorno nel Comune di Alcamo e divieto d'allontanamento, non si era presentato il 4 aprile del 2012 presso il Commissariato di Alcamo. Pellerito aveva l'obbligo di recarsi negli uffici di polizia ogni mercoledì e domenica tra le 9 e le 10. Il giudice, vagliati gli atti, ha stabilito che il fatto non costituisce reato e lo ha assolto.L'ex consigliere ha chiesto di definire la sua posizione con il rito abbreviato.
CALUNNIA. Giovanni Ruggeri, 53 anni, marsalese, è stato condannato, dal gup di Trapani, a un anno e 5 mesi di reclusione per calunnia. L'episodio era accaduto nel 2011 fa a Favignana. I finanzieri fermarono un autocarro sul quale viaggiavano Ruggeri e un'altra persona. I militari rilevarono irregolarità ed elevarono una contravvenzione. I due occupanti presentarono successivamente delle denunzie all'autorità giudiziaria accusando gli operatori di abuso d'ufficio e falso. Sostennero che sugli atti a firma dei due militari erano state riportate informazioni false. In particolare, secondo i loro, era stato scritto falsamente che alla guida del mezzo c'era l'amico di Ruggeri mentre in realtà c'era lui. Secondo i due inoltre, i finanzieri avevano dichiarato falsamente che l'autista si era indebitamente allontanato dal luogo in cui era stato fermato. I verbali inoltre riportavano data e orari falsi.
Dalle indagini è emerso che i due militari operarono correttamente. Il sostituto procuratore Franco Belvisi ha chiesto il rinvio a giudizio dei due denuncianti. Ruggeri ha chiesto e ottenuto di definire la sua posizione con il rito del patteggiamento beneficiando di una riduzione di pena. Per l'amico si procede separatamente.