Il presidente Rosario Ferrara per il prossimo triennio, sarà affiancato da due Vice Presidenti:l'Ing. Camillo Navarra di Castellammare del Golfo e dal Geom. Nicola Caruso di Mazara del Vallo.
L'incarico di Consigliere Tesoriere è ricoperto dal Dott. Giuseppe Maurici.
Nel corso del suo intervento il neo riconfermato presidente Ferrara ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti mettendo in risalto in modo chiaro la reale situazione in cui si trova attualmente il settore edile in provincia di Trapani facendo anche un raffronto con la situazione nazionale.
“Un’Associazione – ha ribadito con forza Ferrara nel corso del suo intervento - di una importante, ma ormai decimata, e marginale dal punto di vista territoriale, categoria come la nostra, che non vuole semplicemente offrire un contributo, seppur minimo, ai dibattiti economici del paese, ma rappresentare un mondo di valori, la testimonianza di voler ancora credere nell’impresa, nei valori fondamentali del lavoro, nel rapporto che abbiamo costantemente con i nostri dipendenti in questo momento così difficile di crisi, con le difficoltà, con il pensiero della chiusura, con i licenziamenti, sofferti e dolorosi, e non ultimo, con la pessima immagine che continuiamo a portarci dietro. Un mondo, quello dell’impresa e dei suoi valori, fortemente in crisi, ma che non possiamo mai dimenticarci di rappresentare”.
“Quello che stiamo vivendo – sottolinea ancora Ferrara - è un momento cruciale; un momento che sembra, tuttavia essersi dilatato nel tempo e non dover finire mai, lasciandoci ancora immersi in una lunghissima crisi, che dalla bolla immobiliare americana si è spostata ai titoli di stato nei paesi europei, con pesantissimi effetti finanziari che ancora subiamo e che non lasciano prevedere una minima soluzione a breve”.
Per Ferrara in particolare il risultato, che pesa così incisivamente sulle imprese è quello “del blocco del sistema finanziario, che toglie liquidità, facendo mancare, alle famiglie italiane ed alle imprese, le risorse necessarie ai propri bisogni e ai propri progetti”.
Poi il riferimento alla reale situazione delle imprese che come dice Ferrara “è drammatica, almeno per quelle che siamo ancora rimasti. Siamo logorati da anni di crisi, durante i quali si sono persi, nella sola nostra provincia, almeno altri 3500 posti di lavoro nel nostro settore; se consideriamo l’indotto, dobbiamo contarne almeno altri 5/6000 tra idraulici, elettricisti, impiantisti, falegnami, fornitori di materiale per l’edilizia”.
“Tutto un mondo – sottolinea amaramente il presidente Ance Trapani - che ci gravita attorno e che ormai ha visto ridursi per più della metà il proprio mercato. La perdita produttiva tra il 2008 e il 2012 ha raggiunto il -26% in termini reali, ovvero 43 miliardi di euro in meno, ed ha riportato i livelli di produzione a metà degli anni ’70. Questo a livello nazionale, ma per quello che ci riguarda, nella nostra provincia, e secondo le nostre stime, riteniamo una perdita del 40%. Diverse realtà imprenditoriali non ci sono più, moltissime imprese sono sull’orlo della chiusura, molte di queste sull’orlo del fallimento. Le politiche economiche introdotte negli ultimi anni hanno peggiorato la situazione e depresso l’edilizia in maniera eccezionalmente pesante; e da noi gli effetti della crisi sono ancora più gravi, se valutiamo che il settore delle costruzioni è, o era, la principale attività economica del territorio”.
Ferrara poi affronta la questione derivante dal Patto di Stabilità interno che dice “nella sua applicazione italiana permette di non contabilizzare come debito quello che lo Stato ha nei confronti delle imprese fornitrici, un artificio per il quale rischiano di saltare le imprese”.
Altra nota dolente che deve essere affrontata prima di ogni altra per l’Ing Ferrara è: “la soluzione dell’inaccettabile e odioso fenomeno dei ritardati pagamenti delle Amministrazioni Pubbliche nei confronti delle imprese per lavori regolarmente eseguiti. Siamo arrivati – dice Ferrara - a 18/24 mesi di ritardo nei pagamenti, e questa è una cosa incredibilmente vessatoria. In un contesto produttivo in cui l’economia ristagna e la liquidità è il bene più prezioso, lo Stato fa la scelta di drenare risorse a suo favore continuando a ritardare i pagamenti alle imprese. Abbiamo raggiunto la cifra di 40 miliardi di euro di crediti vantati dalle imprese. 20 miliardi solo per le imprese del nostro settore. Lo Stato sta mettendo in forte difficoltà anche imprese storiche, creando i presupposti per l’insolvenza e il fallimento”.
Altro problema riguarda i lavori pubblici nella nostra provincia.
“I dati di pubblicazione delle gare sulla GURS - conclude Rosario Ferrara - nell’anno appena trascorso sono stati pari ad un importo di lavori di quasi 53 milioni di euro, nel 2010 42 milioni e 300mila e così anche per gli anni passati; ben poca cosa rispetto ai 152 milioni e 600mila euro del 2001 ed ai 133 milioni del 2004”.
Intanto, vista la situazione venutasi a creare in tutta l’Isola, Ance assieme ad altre Categorie imprenditoriali ed i Sindacati dei Lavoratori edili, esasperati da un comportamento irresponsabile del Governo regionale e del suo Presidente, che sembrano ignorare la CRISI del settore, hanno organizzato per il prossimo venerdì 31 maggio, una grossa manifestazione a carattere regionale che si terrà a Palermo, presso Piazza Indipendenza.