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27/05/2013 13:43:00

Attentato in Afghanistan, feriti due bersaglieri del reggimento di Trapani. Non sono in pericolo

Un ordigno è esploso al passaggio del Lince sul quale viaggiavano i bersaglieri. L'attentato, sempre secondo quanto si è appreso, è avvenuto a una trentina di chilometri da Farah, una delle zone da sempre più turbolente dell'area affidata al controllo del contingente italiano. I militari coinvolti sono stati subito soccorsi ed evacuati: le loro condizioni non sono gravi.

A strettissimo giro, i taleban hanno rivendicato l’attentato con un comunicato del “portavoce” Qari Yousuf Ahmadi, in cui si parla appunto di «attacco suicida» compiuto da «un eroe dell’esercito islamico» contro gli «invasori italiani». Nella rivendicazione si fa riferimento a cinque militari italiani uccisi, circostanza falsa. Un dato di fatto, tuttavia, è che la situazione resta ad alto rischio anche nel relativamente “pacificato” ovest del paese, dove il processo di transizione tra i militari italiani e le forze di sicurezza locali comunque va avanti in vista del termine della missione Nato, prevista a fine 2014.

Mentre il ministro della Difesa, Mario Mauro, segue in presa diretta gli sviluppi della situazione in Afghanistan, messaggi di solidarietà, di vicinanza e di riconoscenza ai due militari feriti arrivano da diverse forze politiche. Con il Pdl che chiede «sempre maggiore sicurezza per i nostri soldati» contro la «gravissima escalation di violenze» e il «ricatto dei talebani», e la Lega che invita il governo a «tenere alta l’attenzione su questa missione che sta per finire». Adriana Poli Bortone, presidente di Grande Sud, chiede invece che si verifichi «lo stato di sicurezza dei mezzi Lince».

Il trapanese rimasto ferito è il caporal maggiore scelto Marco Millocca.