I fatti sono del 2012. Sono state formulate le richieste dei difensori degli imputati. Tutti hanno optato per riti alternativi. Lanza Gianluca, difeso dall'Avv. Walter Marino, ha chiesto il patteggiamento; Sossio Gaetano difeso dall'Avv. Salvatore Chiofalo ha chiesto l'abbreviato; Messana Antonino difeso dall'Avv. Vito Cimiotta ha chiesto di procedere con il rito abbreviato; Pirvan Marian e Gheorghe Costel difesi dall'Avv. Giacomo Frazzitta, hanno chiesto il patteggiamento; Randazzo Pietro difeso dall avv. Roberto Panepinto ha chiesto il patteggiamento. Le richieste vanno formalizzate. Si è, inoltre, costituito parte civile il Comune di Trapani per i danni arrecati a seguito dell' interruzione del servizio elettrico. La prossima udienza sarà celebrata l' 8 Luglio 2013, data in cui verranno discussi gli abbreviati e il giudice deciderà sui patteggiamenti.
RADICI. Si conclude oggi la requisitoria del processo che ha preso il via dall'operazione "Radici". Il Pm della Dda Ambrogio Cartosio formalizzerà le richieste di assoluzione per l'associazione a delinquere, ma di condanna per gli altri reati contestati: immigrazione clandestina, riduzione in schiavitù e tratta e compravendita di esseri umani. L'indagine che nell'ottobre 2005 consentì ai carabinieri di sgominare una banda che, secondo l'accusa, avrebbe organizzato e favorito l'immigrazione clandestina dal nord Africa. Nel luglio del 2012, il «troncone» relativo a 12 imputati (accuse: associazione a delinquere, induzione alla prostituzione, immigrazione clandestina, omissione di atti d'ufficio, furto, minaccia e corruzione) si concluse con assoluzioni e prescrizioni. In questo secondo processo, alla sbarra sono altre cinque persone, quattro tunisini e un italiano. Sono Bachtobji Lofti, la moglie Malika Harrabi, Hamrouni Abdelkader, abitante a Strasatti, Hezeze Lassaad e il 66enne commerciante castelvetranese Alberto Leone. A quest'ultimo, secondo l'accusa, sarebbe stata venduta una ragazza tunisina, che dopo essere riuscita a fuggire raccontò il suo dramma ai carabinieri. I fatti risalgono al 2003, quando sulle coste tra Marsala e Mazara sbarcarono circa 170 clandestini nordafricani, che per la traversata avrebbero pagato da 700 o 800 dinari.
MALTRATTAMENTI. Un uomo di 44 anni, V. D. G., di Trapani, è stato condannato, dal giudice Franco Messina, ad un anno con la sospensione condizionale della pena, per maltrattamenti in famiglia. Faceva sesso con la moglie davanti alle figlie. In un'occasione avrebbe anche fatto vedere ad una delle bambine un film pornografico. La moglie, sentita nel corso del processo, ha negato di avere intrattenuto rapporti con il marito in presenza delle figlie.
VIOLENZA SESSUALE SU MINORE. Un albanese di 38 anni, G.H., è stato condannato, dal gup a tre anni e due mesi di reclusione per violenza sessuale su minore, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Vittima, la figlia. I fatti sono accaduti un anno fa ad Alcamo. La ragazzina ha riferito di avere subito dei palpeggiamenti da parte del padre mentre si trovava a letto. L'uomo avrebbe anche minacciato la figlia di ritorsione nel caso in cui avesse raccontato i fatti alla madre. Secondo l'accusa, l'uomo era solito maltrattare la moglie, picchiandola ripetutamente con pugni e calci.