Se aggiungiamo il fatto che l'azienda in questione non ha mai chiesto contributi e lavora anche con i detenuti, può darsi allora che abbiamo creato un modello virtuoso che riesce a legare etica, consumo critico e sviluppo economico. Sano, ovviamente.
L'azienda in questione di trova a Marsala, in provincia di Trapani, e in questi 20 anni è riuscita a creare, dalla punta estrema della Sicilia, una filiera del gusto che porta i prodotti biologici siciliani in ogni parte d'Italia e d'Europa, dall'Isola d'Elba alla Scandinavia, senza colpo ferire. Le condizioni climatiche della Sicilia hanno permesso all'azienda di specializzarsi come produttori di avocado, arance e angurie grazie anche alla logistica che permette di consegnare frutta e ortaggi allo stato dell'arte della maturazione.
Il territorio è una matrice importante, soprattutto se legata alle tradizioni. I Frutti del Sole ha reintrodotto, nel caso dell'aglio, l'antica tradizione delle trecce. Una volta l'aglio fresco veniva intrecciato al mattino, quando le foglie erano ancora tenere, per essere appeso a seccare nelle verande delle case siciliane. L'aglio prodotto da I Frutti del Sole viene fatto ancora così, all'antica, e viene intrecciato manualmente, giro dopo giro, in azienda. Il ciclo dura tutto l'anno: iniziano a marzo con l'aglio fresco per arrivare alla primavera successiva con l'aglio conservato. E nel frattempo i soci della Cooperativa Agricoop conferiscono il nuovo aglio che verrà intrecciato o messo nei vassoi a seconda delle esigenze dei negozianti. L'aglio prodotto da I Frutti del Sole è di due varietà, rosso e bianco. L'aglio rosso IGP cresce nell'areale Slow Food di Nubia (Trapani) e, insieme all'aglio bianco proviene da un'estensione complessiva di 7 ettari di terreno. La produzione di aglio biologico de I Frutti del Sole è importante perchè avviene in piena autonomia, dalla raccolta allo stoccaggio, e perpetua in modo inalterato la tradizione di un territorio.