Il settore chiede un intervento del presidente della Regione Rosario Crocetta “affinché si provveda a stralciare la disciplina della distribuzione carburanti in Sicilia dal corpo del testo unico delle attività produttive che sembra dovrà approdare in Assemblea entro la fine di luglio”. La categoria sottolinea da tempo la necessità di avviare ”un confronto mirato, tra i referenti della politica regionale e le rappresentanze degli operatori, sulle problematiche di una realtà che possiede caratteristiche specifiche e singolari rispetto a tutti gli altri comparti, che presentano tipologie merceologiche di ben altra natura di quelle del settore petrolifero”. E chiede “un impianto di regole moderno che garantisca una maggiore perequazione degli interessi lungo la filiera dei carburanti, oggi sbilanciati a vantaggio delle grandi lobby economiche e delle rendite di posizione a danno non solo degli 8.000 addetti di questo comparto, che vedono precarizzato il proprio posto di lavoro, ma anche degli automobilisti costretti a pagare prezzi dei carburanti non equi e discriminanti”.