Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/07/2013 07:13:51

Scrive l'Adoc, sulla sicurezza e il caos nelle spiagge marsalesi

Alcuni cittadini sono stati violentemente raggiunti da questi palloni vaganti e fortunatamente sono stati sfiorati, solo per caso, alcuni bambini piccoli.
 Tale fenomeno è ormai quotidiano nelle nostre spiagge, dove la tranquillità e serenità sono messe a dura prova da tali incivili comportamenti. E’ ormai normale in tutto il litorale sud, e, soprattutto in questa zona e altre molto frequentate ed ambite, prendere pallonate, racchettate o sorbire musica a tutto volume, od incappare nei vari incontrollabili schiamazzi, indici di assoluta ineducazione, ad opera di alcuni ragazzotti, che forse dovrebbero essere domati.
Non manca la presenza di alcuni animali che scorazzano liberi in spiaggia, come i cani, in certe ore molto numerosi, i cavalli, nel tardo pomeriggio, con i relativi fantini, ed anche qualche pecora.
Tutto ciò è causato non soltanto dalla mancanza di senso civico, del quale abbonda la nostra Città, ma soprattutto per l’inesistenza ormai cronica dei dovuti controlli da parte delle autorità competenti che dovrebbero intervenire e far rispettare la normativa vigente in materia, che vieta in modo categorico tali comportamenti, prevedendo per i trasgressori salate sanzioni.
L’Adoc da tempo ha segnalato tale situazione che si ripropone tutti gli anni. Il PUDM (piano di utilizzo del demanio marittimo) recentemente adottato dal Consiglio Comunale di Marsala con propria delibera n.38 del 29/4/2013, su proposta della sua Amministrazione con Delib. G.M. n.164 del 25/6/2012, avrebbe dovuto contenere una minuziosa disciplina sull’utilizzo dei nostri litorali, dei comportamenti dei concessionari e dei frequentatori, e dei loro diritti e doveri, tra l’altro, puntualmente specificati nel Decreto dell’Assessore per il Territorio ed Ambiente del 4/7/2011 che esplicita le linee guida per la redazione dei PUDM e regolamenta l’applicazione della L.R.n.15 del 29/11/2005.
Invece da quello che si è potuto capire dagli atti pubblicati all’albo pretorio on-line (è stata pubblicata solo la delibera e gli indecifrabili emendamenti proposti ed approvati dal C.C, senza alcuna traccia dei citati allegati alla stessa.) nulla è stato mutato rispetto a quanto denunciato in merito nei nostri documenti prodotti nel tempo. Vigono, pertanto, vergognosamente nelle nostre spiagge, solo anarchia e libero arbitrio! E lo rimarranno anche nel futuro, se nessuno interviene, perpetuando uno spettacolo non ceto decoroso nei confronti dei numerosi turisti che vorrebbero godersi in santa pace il nostro meraviglioso mare.
Il predetto PUDM rappresenta, pertanto indiscutibilmente una grossolana occasione mancata della nostra Città verso la civiltà, perché nel fotografare lo status-quo, ha in pratica, tra l’altro, posto in essere una specie di sanatoria rispetto all’abuso di occupazione da parte dei gestori dei lidi e chioschi perpetrata nel tempo, che è causa, in prossimità delle poche strade di accesso al mare, di una spropositata calca di persone in spazi ristretti. Non è stato cambiato nulla. Non si è guardato al futuro. Infatti, per esempio non sono stati previsti nelle nostre spiagge o nei terreni adiacenti adeguati spazi accessibili dove i ragazzi possano dare sfogo alla loro voglia di gioco senza disturbare gli altri bagnanti. La mancanza poi di un regolamento di esecuzione della predetta normativa non fuga i nostri dubbi espressi con i nostri documenti, soprattutto quelli più recenti, inviati anche alla S.S., ai quali, per brevità, ne rimandiamo la lettura come allegati alla presente.
Ci chiediamo: quali interessi sono stati tutelati sino a oggi, con i vari provvedimenti posti in essere in merito, se non vantaggi per pochi, disagi per la collettività e caos ingovernabile? Chi sono le autorità che hanno la competenza a intervenire, porre rimedio e controllare il rispetto della normativa vigente in materia? Chi ha il compito di vigilare i comportamenti della gente in spiaggia, e dei gestori: misurando per esempio se la quota di spiaggia occupata è conforme alla concessione rilasciata, considerato che il predetto D.A prevede che non si possono superare i 100 ml fronte mare, e comunque una superficie non superiore ai 2.000 mq quadrati; che tra una concessione e un’altra deve essere lasciata una distanza minima di almeno 100 ml; che la pulizia, per tutto l’anno dei tratti di spiaggia libera, per una lunghezza pari al fronte mare dato in concessione, da entrambi i lati, è demandata ai concessionari (gestori dei lidi, chioschi et, ecc.).
Perché le regole di comportamento per i bagnanti e sulle attività consentite dagli stessi sulle nostre spiagge non sono pubblicizzate nei luoghi maggiormente frequentati? Perché solo a Marsala non viene applicato il dettato legislativo che stabilisce inequivocabilmente che almeno il 50% delle spiagge accessibili (servite da strade comunali con possibilità di parcheggio) devono essere di fruizione pubblica, da indicare del PUDM nelle varie zone d’intervento, continuando a mantenere concessioni che ostruiscono interamente i pochi accessi al mare, con gravi disagi per i cittadini e le famiglie, che dovono percorrere centinaia di metri sotto il sole prima di accedere al mare.
Tale applicazione eviterebbe, tra l’altro, gli affollamenti e le promiscuità che si verificano, appunto, in alcuni tratti di spiaggia, causa sovente di vigorose incomprensioni tra la gente.
Inoltre, l’avere solo segnalato gli accesi al mare non soddisfa, perché palesemente insufficiente, l’intento nobile ai fini dell’applicazione della normativa vigente in materia.
Tutte domande rimaste senza risposta, come del resto sono rimaste inascoltate le nostre segnalazioni e le relative e connesse richieste d’incontro inviate nel tempo, forse perché, sino a oggi, abbiamo sempre preferito il colloquio ed il confronto diretto sui temi che poniamo, rifuggendo dal ricorrere ad altre autorità.
Sappiamo benissimo, data la latitanza dei suoi Predecessori, che Lei è stata costretta a gestire una pesante eredità. Per questo puntiamo, nonostante tutto, sulla sua sensibilità al problema e sul suo attivismo che riteniamo debba manifestarsi da subito affinché l’estate 2013 non sia la solita estate con gli stessi problemi di sempre.
Noi attendiamo di confrontarci urgentemente con Lei, nel contesto della disponibilità a dare il nostro doveroso contributo di Organizzazione da sempre impegnata in prima linea a cercare le soluzioni ai problemi dei cittadini, per rendere migliore, più gradevole e vivibile la nostra Marsala.
Chiaramente La invitiamo, altresì, a rivedere il PUDM già adottato, integrandolo opportunamente, per non costringerci a porre i nostri rilievi alle autorità sovraordinate competenti in materia, circa gli errori procedurali commessi, la mancata applicazione della normativa sopra citata, nonché la non adozione dei dovuti e conseguenti provvedimenti.