Fanno parte della commissione di inchiesta i capigruppi consiliari o i loro delegati. Gandolfo ha convocato già per oggi la commissione, che rimarrà in carica tre mesi, riferendo in aula sui risultati raggiunti.
L'Ato Tp 1 non risulta in regola, ad esempio, sul fronte della trasparenza. Non pubblica on line nel sito istituzionale - come invece prescrive la legge - i fornitori, le determine di spesa e i provvedimenti di liquidazione. Mentre un cittadino sa quello che avviene a Mazara sul fronte dell'altro Ato ("Terra dei Fenici", cliccare qui per verificare), nel sito dell'Ato Tp 1 non c'è nulla. E la commissione potrebbe già investire del problema l'Autorità anticorruzione, da sempre molto attenta sul tema della trasparenza.
Per quanto riguarda i costi del servizio, e i pochi risultati prodotti, il problema non è solo locale, ma regionale. Lo hanno denunciato qualche giorno fa i deputati del Movimento Cinque Stelle all'Ars. “La raccolta differenziata – dice la deputata La Rocca – non arriva al 10 per cento, e, prima di parlare di distruzione della materia, si dovrebbe cominciare a farla funzionare davvero, sempre che ce ne sia la volontà politica. Altrimenti dovremmo cominciare a chiederci cosa c’è dietro il flop delle isole ecologiche e alle gare per gli impianti di compostaggio che vanno sistematicamente deserte o che vengono rinviate. Noi ce lo chiediamo, tanto che nello spazio di pochi giorni abbiamo presentato ben tre atti parlamentari all’Ars. Speriamo che il governo non li faccia marcire”.
Il tutto avviene alla vigilia dell'ingresso della Tares, la nuova tassa sui rifiuti che, come è emerso recentemente in un convegno a Mazara, presenta numerosi problemi per la sua attuazione. A Marsala, invece, l'Ato Tp 1, qualche giorno fa ha deciso di pagare, al posto di Aimeri, gli emolumenti ai dipendenti (la società Aimeri è infatti in una grave crisi di liquidità) ed anche la quattordicesima.