Costruita nel 2008, al costo di circa 4 milioni di euro, e mai utilizzata, oggi in stato di abbandono completo. Il suo utilizzo è stato un cruccio per la precedente amministrazione del Sindaco Renzo Carini, che più volte aveva cercato di vendere i lotti dell'area, ma a prezzi non competitivi rispetto ad altre aree del territorio dei Comuni vicini.
Allora erano stati previsti 45 lotti in cui far insediare le aziende e creare un polo economico in città. Lotti che vanno da 700 a 1000 mq.
Adesso si cercano di vendere o dare in concessione i 31 lotti di terreno rimanenti alle aziende, in un nuovo tentativo di rendere quell’area davvero artigianale e non discarica a cielo aperto. I prezzi dei lotti a marzo 2012 erano stati diminuiti del 60 percento con un atto di indirizzo della precedente amministrazione e l’intervento del consiglio comunale. Il costo di un lotto passava quindi da 92 euro a metro quadrato a soli 17 euro e la locazione da 3 mila a 500 euro l’anno. Fu l'allora Assessore Ignazio Marino che si adoperò sia con la CNA che con l'associazone degli industriali, nonchè con alcuni incontri con operatori del settore: non solo propose la riduzione del costo dei lotti ma anche la modifica del regolamento inserendo tutte quelle attività che erano annesse alle attività artigianali (autotrasportatori, società di deposito ecc ecc) e che all'inizio erano escluse dall'assegnazione.
Poi la giunta Adamo aveva disposto al Suap la stipula “in tempi brevi” dei contratti con le aziende. E a inizio 2013 è stato emanato il nuovo avviso pubblico per i 31 lotti da assegnare. “Non siamo stati insensibili alle sollecitazioni che artigiani e imprenditori hanno fatto attraverso i rappresentanti di categoria – dice il sindaco Adamo - ed abbiamo rivisto i prezzi della cessione dei lotti la cui riduzione è stata approvata dal consiglio”. In realtà, come abbiamo raccontato, si tratta di un lavoro cominciato ben prima.
In questi giorni si è riunita la commissione per assegnare le aree. L’avviso pubblico è andato quasi deserto. Sono state soltanto tre le ditte che hanno presentato la richiesta di assegnazione di un totale di 10 lotti su 31. La Revis ha chiesto 6 lotti, la Marsala Service e la Tre.Sor. ne hanno invece chiesti due ciascuno. Le domande presentate dalle ditte, esaminate dal Suap, sono risultate idonee. Rimangono così da assegnare ancora 21 aree, una faticaccia insomma popolare l’area artigianale. Adesso per questi lotti si dovrà fare un altro bando, e un’altra trafila. E vista la crisi, l’impresa non sarà facile.