Costerà 30 mila euro al Comune di Marsala difendersi dal ricorso al Tar di Palermo presentato dalla Myr che ha chiesto un risarcimento danni di 8 milioni di euro per i ritardi nell’iter per i lavori del porto di Marsala.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giulia Adamo ha affidato agli avvocati Massimo Blandi e Corrado Di Girolamo (ormai un habituè degli affari legali dell’amministrazione Adamo) l’incarico di difendere il Comune dal maxi risarcimento chiesto dalla Myr di Massimo Ombra. Per tutto ciò il Comune ha impegnato esattamente 30.579,12 euro autorizzando il sindaco Giulia Adamo a costituirsi in giudizio in quanto rappresentante dell’ente.
La Myr, che durante l’amministrazione Carini aveva ottenuto l’incarico di realizzazione della marina di Marsala e della messa in sicurezza del porto attraverso la legge burlando. A marzo 2012 amministrazione Carini e Myr raggiungono l’accordo di programma per la Marina di Marsala. Poi arriva la nuova amministrazione guidata dal sindaco Adamo, che vince le elezioni battendo Salvatore Ombra, fratello di Massimo, amministratore della Myr. C’è un decisivo cambio di rotta, il progetto dalla Myr non va più bene, la Adamo vuole fare il porto pubblico.
La richiesta di risarcimento danni, presentata a fine maggio al tar di Palermo dalla società di Ombra, ammonta a 8 milioni di euro per il mancato accesso ai fondi di finanziamento Po-Fesr 2007/2013 e 2001 euro al giorno per il ritardo nella conclusione del procedimento di rilascio delle concessioni demaniali. 2001 euro al giorno a partire dal 4 luglio 2012 (quindi in questo momento saranno arrivati a oltre 750 mila euro) ossia l’ultimo giorno in cui doveva concludersi il procedimento. Da lì il progetto della Myr è stato di fatto accantonato, come dicevamo. Il 5 dicembre, il dirigente del settore Grandi Opere Gianfranco D’Orazio, con una determina aveva detto all'Amministrazione Comunale che le cose si potevano mettere male, e che era necessario trovare un avvocatone esperto in diritto amministrativo per pararsi il colpo rispetto ad un eventuale ricorso della società Myr per il blocco dei lavori al porto di Marsala. La botta è arrivata e adesso il Comune corre ai ripari.
Chi pagherebbe, eventualmente, il risarcimento danni chiesto dalla Myr? Il Comune di Marsala, principalmente, ma non solo. Il ricorso infatti è rivolto a tutti gli enti che avrebbero dovuto garantire la celerità del procedimento: i dipartimenti regionali di Urbanistica ed Infrastrutture, il Genio Civile Opere Marittime, il Genio Civile di Trapani e la Soprintendenza di Trapani. Il Genio Civile Opere Marittime ad esempio è responsabile del progetto della messa in sicurezza del porto di Marsala sponsorizzato dal Sindaco Adamo. Un progetto da 50 milioni di euro, sul quale sta indagando la Procura di Trapani per un caso di falso emerso negli studi sulla presenza di posidonia che sarebbero stati camuffati ad arte. Per questa vicenda, da quasi un anno, è iscritto al registro degli indagati il progettista Pietro Viviano per le ipotesi di reati di falso e abuso d’ufficio. Circostanza che il sindaco Adamo conosceva da mesi e che non ha mai reso pubblico. Qualche settimana fa inoltre la polizia è arrivata al Comune di Marsala e ha sequestrato tutte le carte sul progetto “pubblico” del porto. Blitz che il sindaco ha liquidato dicendo che è avvenuto su sua richiesta… Ma, al di là delle inchieste giudiziarie, nel progetto della messa in sicurezza c'è un grosso punto interrogativo perchè ancora non si capisce chi, come e quando debba finanziarlo. Situazione delicata anche per il Genio Civile, che Ombra ha accusato più volte di essere in posizione di conflitto, perchè progettista da un lato e valutatore di un progetto parzialmente contrapposto dall'altro.
Il progetto proposto dalla Myr prevede 1000 posti per yacht fino a 75 metri di lunghezza, ed un investimento complessivo di circa 68 milioni di euro,che prevedevano anche la messa in sicurezza del porto stesso.