Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/08/2013 07:42:00

"Mammacaura". Salvo in extremis un uomo colpito da infarto

 Salvato in extremis, grazie all’attenzione di Mario Ottoveggio, che gestisce il servizio turistico del giro in barca alla Laguna dello Stagnone, e al pronto intervento di un’ambulanza del 118, con i due soccorritori, Leo Orlando ed Ennio Conti, muniti di defibrillatore. 

 Sono stati proprio loro a salvare la vita al 40enne Giuseppe B., colto da arresto cardiaco domenica pomeriggio intorno alle 19.30 a “Mammacaura”, la frequentatissima zona del Mulino delle saline Ettore e Infersa, presa d’assalto da turisti e residenti per un giro in barca fino a Mozia, per un aperitivo al tramonto o semplicemente per scattare delle fotografie ai mucchi di sale che costeggiano la litoranea. E proprio lì l’uomo, che si trovava da solo, ma in mezzo a un gran numero di persone, è stato colto da un improvviso malore. Il primo ad accorgersene è stato Ottoveggio, che ha compreso la gravità del caso e ha avvertito l’amico Leo Orlando, in servizio al 118, assieme al collega Ennio Conti. I due si sono subito diretti sul posto, chiedendo comunque l’intervento di un’altra ambulanza, giunta poco dopo da Petrosino, con medico a bordo. Il 40enne è stato salvato sotto gli occhi attoniti dei presenti dopo sette tentativi di rianimazione con il defibrillatore, e subito trasferito in ospedale per gli esami cardiaci necessari. E’ stato ricoverato e adesso è sotto osservazione, ma sta bene. Tantissimi i ringraziamenti e i complimenti rivolti dai presenti a Conti e Orlando, che rispondono: <Abbiamo fatto il nostro dovere. Lo facciamo 365 giorni all’anno>.