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27/08/2013 07:05:00

Nuovi guai per l'imprenditore di Marsala Antonio Correra. Altra accusa di truffa

Non finiscono, sembra, i guai giudiziari per Antonio Correra, 33 anni di Marsala, agente di commercio e imprenditore nel settore dei fertilizzanti.

Correra adesso è coinvolto in una nuova indagine che lo vede accusato di insolvenza fraudolenta. Per gli inquirenti Correra avrebbe truffato Baldassare Lentini, commerciante 46enne di Marsala e legale rappresentante della ditta “Italconcimi”. L’inchiesta è stata condotta dalla sezione Pg della Guardia di Finanza presso la Procura di Marsala, coordinata dal pm Francesca Rago. Il raggiro si sarebbe concretizzato attraverso il pagamento di merce acquistata da Correra per 11 mila euro con un assegno che alla fine era scoperto. Il reato contestato, insolvenza fraudolenta appunto, prevede una pena che può arrivare a due anni di carcere. Correra per l’occasione aveva acquistato in totale merce per 44 mila euro da Lentini che restò di sasso una volta arrivato in banca per incassare l’assegno. I fatti contestati risalgono al 2008, e non ci sarebbe solo la truffa a Lentini, ma lo stesso raggiro sarebbe stato commesso ai danni di Salvatore Accardo, titolare dell’Agripoint di Partanna. Proprio qualche giorno fa a Correra, che è difeso dall’avvocato Francesco Messina, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Quindi altra grana per l’agente di commercio marsalese che è protagonista in diverse vicende giudiziarie, in alcune come imputato in altre come parte offesa. La prima e più importante quella che lo vede come parte lesa nel processo contro Massimo Bellitteri e Antonino Sieri, accusati da Correra di avergli prestato denaro a tasso di usura. Per i fatti denunciati, l'imprenditore marsalese ha avuto accesso al fondo per le vittime del racket e dell'usura. Massimo Bellitteri e Antonio Salvatore Sieri furono arrestati nel 2008 dai carabinieri con l'accusa di estorsione e usura. Avrebbero chiesto interessi fino al 400% a Correra che si era rivolto loro per un debito di 60mila euro. La cifra era lievitata a 250mila euro nell'arco di sette mesi per via degli interessi. Il blitz allora fece molto discutere Marsala, perchè scatto a Piazza Inam, mentre Correra stava consegnando l'ennesima rata di 27.000 euro. Con loro fu arrestata una terza persona la cui posizione fu archiviata.
Correra è però imputato in cinque procedimenti, tra cui un altro processo per una presunta truffa dalla notevole cifra di 530 mila euro ai danni di imprese sempre nel settore dei concimi e imprenditori. Altra accusa è quella di ricettazione di due assegni rubati (nel corso delle indagini a carico di Bellitteri e Sieri è, infatti, emerso che due degli assegni consegnati da Correra sarebbero stati staccati da un carnet di assegni emesso dall'Unicredit e rubati, ad Erice, il 21 gennaio 2008, a Michela Bulgarella) e calunnia a danno del suo ex avvocato.