Come volevasi dimostrare. La vicenda del collegamento pubblico Marsala- Aeroporto Vincenzo Florio tramite bus navetta è ancora ingarbugliata. L’amministrazione Adamo ha tentato di sbrogliarla cercando di acquistare un autobus usato, ma alla gara d’appalto non si è presentato nessuno.
In primavera il sindaco di Marsala Giulia Adamo è riuscita ad ottenere l’autorizzazione dalla regione (già chiesta inutilmente dall’ex amministrazione Carini) per istituire un collegamento pubblico da Marsala all’aeroporto di Birgi. Autorizzazione che era necessaria perché l’autobus avrebbe dovuto compiere un tratto extraurbano, ossia in territorio trapanese, per arrivare in aeroporto. Ottenuta l’autorizzazione il Comune fa partire i suoi autobus Sma, che però vengono subito multati dai vigili urbani di Trapani in servizio all’aeroporto che in un caso addirittura mettono in fermo amministrativo il mezzo del comune. Il motivo è semplice, gli autobus del Comune non sono in regola con le indicazioni della regione, ossia non hanno abbastanza posti a sedere per compiere tratti extraurbani. Scatta il putiferio tra Marsala e Trapani, Adamo e il sindaco di trapani Vito Damiano, prima si punzecchiano e poi fanno la pace in prefettura. Ma la legge non cambia. Bisogna trovare un nuovo autobus. Allora il Comune si mette a cercare e cercare, e per coprire la vergogna trova l’accordo con la Mothia Lines che dà in comodato d’uso gratuito un’autobus da 50 posti fin quando il Comune non acquisterà l’autobus. Alla tratta istituita dal Comune si è opposta l’Autoservizi Salemi, l’unica compagnia che effettuava il servizio per l’aeroporto e che ha presentato ricorso al Tar contro l’autorizzazione della Regione. Ricorso rigettato dal giudice e servizio pubblico che può continuare. Ma ci vuole un autobus. E la Mothia Lines mica lo può prestare per sempre. Allora si fa una gara d’appalto per acquistare un autobus usato, con le caratteristiche indicate dalla Regione nell’autorizzazione. E succede che la gara d’appalto va deserta. Nessuna ditta ha presentato offerte. Un po’ c’era da immaginarlo, perché il Comune aveva previsto una base d’asta per le offerte di 40 mila euro. Quindi gli ipotetici venditori avrebbero dovuto offrire meno. Ma un autobus del genere, usato, costa tanto. Almeno il doppio. Tutto da rifare quindi, e si rifarà il prossimo 3 settembre la gara d’appalto, con le stesse condizioni: 40 mila euro a base d’asta. Intanto oltre al flop della gara d’appalto c’è quello dello stesso servizio, perché anche in agosto quando gli arrivi al V. Florio e a Marsala sono maggiori, l’autobus viaggiava spesso semivuoto.