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16/09/2013 07:05:00

Ex Gal e scuolabus. Polemica continua a Marsala

 Oggi comincia la scuola anche a Marsala. Con questioni ancora molto calde. Come quella del servizio scuolabus e dei lavoratori fatti fuori dal nuovo appalto.

Una vicenda ingarbugliatissima, con il nuovo servizio che comincia oggi sotto la gestione della cooperativa Dimensione Uomo 2000, di Alcamo, che però lascia senza lavoro 26 lavoratori tra autisti e assistenti. Giorni concitatissimi, con un tavolo tecnico per cercare di trovare una soluzione per limitare i danni. La soluzione, se così si può chiamare, sarebbe quella di ridurre le ore di lavoro settimanali degli autisti da 30 a 27. In questo modo sembra aprirsi lo spazio per 4 autisti. Una soluzione non facile da trovare, frutto di un bando contestatissimo messo nero su bianco dall’istituzione Marsala Schola, per conto del comune di Marsala, seguendo anche i voleri del sindaco di Marsala Giulia Adamo, che ha sempre detto che la riduzione delle corse e dei lavoratori nasce dalla possibilità di garantire uno “stipendio dignitoso” ai lavoratori. Intanto ne rimangono in mezzo alla strada parecchi. Sulla questione in questi giorni è intervenuto anche Vito Gancitano, segretario provinciale della Filcams – Cgil. “la riduzione delle corse non migliora l'efficienza del servizio ma al contrario allungherebbe i tempi di trasporto degli alunni, sia in entrata che in uscita dalle scuole, costringendo i genitori a provvedere direttamente a trasportare i bambini per non sottoporli a lunghe attesa e a ritardare il rientro a casa”. Il sindacato avrebbe voluto che si garantisse la “continuità” del rapporto di lavoro con il mantenimento di tutti i posti di lavoro degli ultimi due anni, quando il servizio era gestito dalla Coop Letizia. “La posizione del sindaco Adamo - afferma Gancitano - è invece quella di garantire qualche ora di lavoro in più per rispondere ad un impegno assunto con un gruppetto di autisti, non preoccupandosi che questo comporterebbe il licenziamento di tanti altri lavoratori”.
Ovviamente la questione degli scuolabus, assieme a quella dello scioglimento della Società Lilybeo Marsala, come succede già da parecchi giorni, alimenta ancora di più la polemica politica. Con una maggioranza sempre più in crisi d’identità. Le decisioni e il modo di fare del sindaco Adamo stanno facendo infuriare i suoi consiglieri di maggioranza. Anche quelli che una volta erano considerati fedelissimi. La decisione del consiglio comunale di sciogliere l’ex Gal ha incrinato ancora di più il rapporto tra il sindaco e i sui consiglieri comunali. Il voto in autla è stato poi seguito dalle reazioni dei vari gruppi consiliari. E dello stesso sindaco Giulia Adamo che ha addirittura paragonato la situazione dell’ex Gal con wuella degli scuolabus. “Vi create scrupoli sul licenziamento di 24 lavoratori scuolabus ma non vi fa né caldo né freddo mandare a casa due lavoratrici dell’ex Gal che avete sciolto”, ha in pratica detto Adamo ai consiglieri. Adamo che non si fa vedere in aula e lascia tutta l’incombenza della guerra interna alle note stampa e al suo capogruppo Ginetta Ingrassia, che ribadendo l’idea del sindaco Adamo sul voto dell’ex Gal (presieduto da Renato Curcio, cognato del sindaco), ha puntato il dito contro i consiglieri di area centrosinistra (se così si può chiamare). “Il problema del lavoro e dell’occupazione non va trattato a corrente alternata ma con costanza e coerenza; dopo la dichiarazioni e le battaglie fatte per la legittima difesa del diritto al lavoro, ci saremmo aspettati altrettanto impegno sul punto in oggetto dai componenti del Megafono e del PD quest’ultimo, in aula, non ha rilasciato dichiarazioni su una realtà, per l’appunto del GAL, nata per volontà della loro compagine politica”. I consiglieri del Pd hanno replicato giudicando “ambigua la posizione di certi esponenti politici locali che nulla hanno fatto per il rilancio” dell’ex Gal. E sui consiglieri dell’Udc lanciano la stoccata: “Nel momento decisivo della votazione per lo scioglimento, hanno preferito astenersi dal voto piuttosto che manifestare in modo chiaro ed esplicito il loro dissenso o ancor di più abbandonare l’aula per far venir meno il numero legale, magari perché consapevoli che nulla di più poteva essere fatto”. Ingrassia ha anche tirato in causa l’assessore Eleonora Lo Curto: “Ci chiediamo se l’Assessore Lo Curto, alla quale va tutto il nostro sostegno, è un Assessore “politico o tecnico”??”. Allora è intervenuto anche Michele Accardi, consigliere della Lista Lo Curto, a difendere il suo assessore di riferimento. “Non comprendo a cosa voglia alludere la collega Capo Gruppo dell’Udc Ginetta Ingrassia chiedendosi “se l’Assessore Lo Curto sia un tecnico o un politico”. Bene farebbe la collega Ingrassia a smorzare i toni della polemica nei confronti delle altre forze politiche della nostra maggioranza, adoperandosi piuttosto in modo politicamente responsabile, perché attorno all’azione di governo del nostro Sindaco venga riconquistato quel consenso che al momento sembra essersi incrinato”. Un avvertimento insomma. E un altro consigliere di maggioranza che ha saltato il fosso.