“Non avete scelto una strada piena di curve, ma una bella dritta” aveva affermato il Prefetto Leopoldo Falco, durante l’inaugurazione a Castelvetrano.
Ed in effetti il viale intitolato ad Antonio Manganelli, capo della Polizia morto il 20 marzo scorso, non ha una sola curva.
Ma la caratteristica che balza subito all’occhio di chi la percorre è un’altra: si tratta di una strada senza uscita, che non porta da nessuna parte.
Certo, una signora strada, costata 445 mila euro oltre alla segnaletica orizzontale di 1.386 euro.
Completa di marciapiedi e asfalto, avrebbe dovuto collegare la via Seggio con la via Partanna, progetto che sicuramente un giorno sarà realizzato, risorse permettendo. Al momento però questa strada nell’estrema periferia della città si interrompe, con delle grosse pietre davanti.
Visto che la legge non permette di intitolare strade o piazze pubbliche a chi non è morto da almeno dieci anni, in questo caso è stata necessaria una deroga da parte del Ministero degli Interni, in modo da anticipare i tempi. Chissà, se si fosse aspettata la realizzazione dell’intero percorso che collega la via Seggio con la via Partanna, forse non ci sarebbe stato bisogno della deroga. E il viale intestato al defunto capo della Polizia non sarebbe stato una strada senza uscita.
Egidio Morici
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