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01/11/2013 03:55:00

Formazione in Sicilia, guerra di numeri sugli esuberi

 Botta e risposta tra il sindacato Cisl Scuola e l'assessore regionale alla Formazione Nelly Scilabra sulla crisi della Formazione professionale in Sicilia. Per il sindacato sono 2.525 gli esuberi di lavoratori a causa della crisi del settore mentre per l'assessore regionale sarebbero soltanto 384. Gli altri 2.141 secondo la Scilabra sono una responsabilità del precedente governo regionale e riguardano i dipendenti degli enti che, due anni fa, non hanno ricevuto le commesse dell'Avviso 20. Secondo i dati allarmanti diffusi da Giovanni Migliore segretario Cisl Scuola «a questi numeri bisogna aggiungere i 1.780 lavoratori degli Sportelli multifunzionali, per i quali è stata trovata una soluzione tampone per soli sei mesi con l'affidamento del servizio in house providing al Ciapi di Priolo, e la crisi della filiera dell'obbligo (circa 1.800 operatori coinvolti), che non percepiscono la retribuzione da circa venti mesi e che non hanno, ancora ad oggi, certezze sull'avvio delle attività». Migliore chiede al governo regionale di «trovare una soluzione immediata per i più di 2.500 lavoratori licenziati o a rischio licenziamento anche attraverso soluzioni temporanee e transitorie come l'assegnazione al Ciapi di Priolo, attraverso la ricollocazione negli altri enti che operano nella seconda annualità o anche attraverso un percorso di riqualificazione finanziato dal Piano Giovani. E non è più rinviabile un confronto fra Regione e sindacati per la gestione degli esodi del personale che ha maturato i requisiti, ciò consentirebbe non solo di sfoltire la platea degli addetti del settore, ma anche di dare una risposta ai lavoratori coinvolti dallo stato di crisi». Tra gli esuberi che invece l'assessore non riconosce come responsabilità dell'esecutivo in carica ci sono i dipendenti ai quali il suo assessorato ha recentemente revocato l'accreditamento a causa dei casi giudiziari con rilievi penali che li hanno riguardati. «Sto effettuando controlli incrociati sugli enti - spiega l'assessore Nelly Scilabra - per capire chi ha margine per poter assorbire i dipendenti in esubero e sono pronta a escludere dal finanziamento, revocando il decreto di impegno di impresa, coloro che, alla luce delle verifiche, si scoprirà che hanno dichiarato dati falsi». I controlli sono in corso da un paio di settimane e termineranno tra circa dieci giorni.