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03/12/2013 10:04:00

Declino Trasporti nella Provincia di Trapani

Le Segreterie della Cgil e della Filt Provinciali di Trapani insieme alla Segreteria Regionale Filt Cgil Sicilia, tornano ancora una volta a lamentare la scarsa volontà politica, in particolare dei Governi Regionale e Nazionale, circa l’ammodernamento delle infrastrutture e lo sviluppo dei trasporti nel territorio regionale e in particolare nella Provincia Trapanese.
Già nei mesi scorsi, queste Organizzazioni Sindacali hanno rivolto diversi appelli a tutte le forze politiche per richiamarne l’attenzione all’interesse comune, sociale ed economico, che rappresenta il settore della mobilità e quindi dei trasporti.
Esprimiamo un giudizio di preoccupazione e di allarme della situazione, che consideriamo a un punto di gravità tale da rappresentare una vera e propria emergenza.
Riteniamo che il trasporto regionale e locale, sia esso marittimo, terrestre o aereo, sia fortemente compromesso dai tagli e dalla mancanza di programmazione, e ciò aggiunge la sua negatività a quella crisi che attanaglia, da diversi anni oramai, il nostro Paese.
Siamo invece convinti che il settore trasporti, che rappresenti l’anello fondamentale di quella catena essenziale Agricoltura – Turismo e quindi della principale fonte di economia trapanese, possa svolgere quella funzione anticiclica alla crisi.
Se però questa emergenza non è riconosciuta da tutti, e soprattutto dalle nostre istituzioni locali e regionali, e non viene affrontata e avviata a soluzione, rischia di portare all’implosione non solo gran parte del settore ma l’intera economia della nostra provincia e del resto della regione.
A oggi, facendo un triste resoconto, possiamo tranquillamente affermare che poco, o nulla, si è fatto nel settore.
Anzi, a parte rari comunicati e piccoli interventi di politici locali, continuiamo a registrare quell’inversione di tendenza nelle scelte politiche che invece dovrebbero proporre le giuste soluzioni a problemi riguardanti il settore della mobilità.
Tutto questo ci obbliga a continuare a vivere in un Paese che viaggia a due Velocità, il Nord e Centro Italia in Alta Velocità e il Sud Italia a bassissima Velocità, e a convivere con un sistema di potere che costringe la nostra Regione, e quindi la Provincia di Trapani, a sottostare all’imposizione economica del Nord e degli altri Paesi Europei.
A questo, si continua a registrare un mancato investimento nelle infrastrutture e nei trasporti che non comporterà altro, per l’anno 2014, un aggravarsi della crisi già esistente e quindi una spesa procapite per famiglia e azienda maggiore rispetto agli anni passati.
Nel territorio Trapanese, trasportare merci e viaggiatori sta diventando davvero una scommessa.
A quest’opera di disfacimento non ci stiamo e non ci stanno i cittadini della Provincia di Trapani, le Associazioni Turistiche e tutte le Aziende che producono ricchezza nel nostro territorio.
Pertanto ricordiamo, che si tratta di garantire il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini, in particolare delle fasce di reddito più basse.
E’ triste, per un Paese civile com’è il territorio della Provincia di Trapani, il fatto che per percorrere pochi chilometri in treno occorrano ore di viaggio.
Cosi com’è triste viaggiare in autobus vecchio di trenta anni e in strade e autostrade in condizioni minime di sicurezza.
Cosi come siamo contrari a tagliare i finanziamenti per collegamenti marittimi o, peggio ancora, a non mettere a disposizione, da parte del Governo Regionale e Nazionale, i fondi per l’aeroporto di Birgi.
L’appello che rivolgiamo è quello che la Regione, e tutti gli enti locali, facciano la loro parte con gli interventi di programmazione e con le azioni necessarie a promuovere il processo d’industrializzazione del settore trasporti intesa come viabilità e infrastrutture.
Riteniamo quindi, indispensabile e urgente, avviare subito tutte quelle opere e interventi, che possano garantire una ripresa dell’economia Regionale e Trapanese, ossia:
- Sbloccare i finanziamenti promessi, nazionali e regionali, dedicati all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani, riguardante il parziale ristoro per il blocco del traffico aereo a causa della guerra in Libia nell’anno 2011.
Questo darebbe una boccata di ossigeno alla società Airgest, che gestisce l’aeroporto di Trapani, per le future scelte di marketing e quindi per quella garanzia del continuo traffico di viaggiatori che negli ultimi anni hanno portato tanto benessere a cittadini e a tutta l’economia Trapanese.
- Assicurare i giusti finanziamenti alle aziende marittime che fino ad oggi, nonostante i continui tagli di risorse della Regione, hanno garantito la continuità territoriale con le isole per il trasporto di merci e viaggiatori e in particolare per il trasporto turistico nei mesi estivi.
- L’aggregazione e l’integrazione di tutte le aziende del trasporto pubblico locale con il trasporto ferroviario.
Bisogna che la Regione e gli enti locali mettano a disposizione tutti i loro strumenti, che sono ampiamente sufficienti, per l’aggregazione e integrazione modale gomma ferro, superando duplicazioni e sovrapposizioni di servizi, nonché sperpero di risorse pubbliche, favorendo politiche di mobilità integrata.
L’effetto immediato sarebbe sicuramente quello di rendere il rapporto spesa pubblica – qualità del servizio molto più efficiente di quello attuale, ma anche la possibilità di migliorare le politiche tariffe.
- Ripristino di finanziamenti e scelte coraggiose inerenti al piano d’impresa di alcune grandi aziende del trasporto pubblico locale a cominciare dall’azienda siciliana trasporti (AST) che svolge servizio pubblico in tutta la Sicilia e che ha una sede a Trapani.
Oggi, questa società rischia il fallimento a causa dei 59 milioni di euro di crediti, e non pagati, nei confronti della Regione.
- Predisporre nuovi collegamenti marittimi per il trasporto merci perchè oggi molte imprese portuali della provincia di Trapani, causa tagli di linee e quindi riduzione di movimentazione merci, stanno provvedendo a licenziamenti e cassa integrazioni di diversi lavoratori.
Lo stesso stanno facendo gli autotrasportatori costretti, dai maggiori costi, a trovare altre vie per il trasporto merci.
- Ripristinare, in tempi brevissimi, il collegamento ferroviario veloce Trapani – Alcamo Diramazione - Palermo (via milo), anche con riferimento ad una riduzione dei tempi di percorrenza del collegamento Trapani – Palermo grazie al raddoppio ferroviario (in corso di realizzazione) della tratta Palermo – Piraineto.
- La progettazione e realizzazione, degna di un Paese industrializzato, del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Birgi e quindi la possibilità di collegare l’aeroporto di Birgi con l’aeroporto Falcone- Borsellino di Palermo.
- Terminare tutte le opere di viabilità iniziate e predisporne altre per velocizzare alcune tratte e soprattutto renderle molto più sicure.
In conclusione le suddette OO.SS affermano il valore sociale ed economico del settore trasporti, e invitano, per la ripresa economica come volano di sviluppo del nostro territorio, tutte le forze politiche e le istituzioni a predisporre e finanziare tutti quei progetti che possano garantire la mobilità intesa come trasporto merci e persone.
Bisogna adottare tutti quei provvedimenti che possano favorire e incoraggiare i cittadini a utilizzare il mezzo pubblico, a discapito dell’automobile, come mezzo essenziale per i loro spostamenti.
Solo in questi termini possiamo parlare di sviluppo della mobilità, del turismo e quindi dell’economia di tutto il territorio.
Fiduciosi nell’interesse alla problematica sopra esposta, e quindi all’interesse collettivo, porgiamo i più fraterni saluti.